Il Centro Eventi Roma, in via Alibert, fra piazza di Spagna e via Margutta, è stato oggi (28 novembre 2015) il teatro dov’è stata presentata ‘La prossima Roma’, un movimento, o meglio una squadra che ha come protagonisti il mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale, romana, senza tralasciare i giovani. Un’iniziativa promossa dall’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli.
Gianluca Venturini
(Credits foto Gabriel Stabinger)
“Questo non è un partito, ma un laboratorio d’idee, riflessioni ed azioni, provenienti da chi è animato dalla passione per Roma.Tutti hanno partecipato a titolo gratuito. Il nostro obiettivo è il 2025(…).Il traguardo non sono le elezioni del prossimo sindaco o sindaca della Città, bensì il voler ridare valore alla relazione e all’interazione fra fattore umano e lavoro. Riguardo alle elezioni, certamente il futuro primo cittadino dovrà ripristinare questo rapporto, attraverso politiche di sviluppo occupazionale, ma anche i cittadini stessi dovranno essere protagonisti. Proponiamo di istituire una settimana durante la quale i cittadini potranno contribuire concretamente alla vita di Roma, attraverso progetti e azioni. Andando così, oltre al volontariato e all’assistenzialismo.”, ha affermato Rutelli durante i lavori del dibattito.
‘La prossima Roma’ in breve
Che indichi la vicinanza spazio-temporale o semplicemente il “venire dopo”, il termine ‘prossimo’ o meglio ‘prossima’ definisce quest’iniziativa, che molto sinteticamente aspira a risvegliare il sentimento di tutela e la passione per la propria città.
Saranno costituiti gruppi che lavoreranno su temi utili alla città, si darà voce ai giovani, ma senza dimenticare i professionisti della politica, raccogliendo e rendendo operative proposte virtuose. Insomma, un’alleanza virtuosa fra
Pubblica amministrazione, società civile e imprenditoria.
Rutelli pigliatutto
Una sinistra riunita. Alla kermesse hanno infatti preso parte numerosi esponenti di rilievo del Pd, come Lorenza Bonaccorsi, Responsabile cultura e turismo del partito, Marco Causi, ex vice sindaco dell’amministrazione Marino, Michela De Biase, già presidente della Commissione capitolina della Cultura, Stefano Fassina, Fabrizio Panecaldo,ex capogruppo del Pd in Campidoglio e, anche David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo, sconfitto alle primarie da Marino.
Un richiamo alla società civile si, ma che ha visto una larga partecipazione politica ed istituzionale. Fra gli ospiti non sono mancati, Alfio Marchini, apprezzato dalla maggioranza degli interventori, ma che non ha portato a casa nessun endorsement esplicito, eppure era li e, il PrefettoFranco Gabrielli il quale, intervistato da Mario Sechi, ha assicurato di non volersi candidare alle prossime elezioni amministrative di Roma.
In merito ai lavori per il Giubileo, si è dichiarato tranquillo circa la chiusura dei 31 cantieri entro il 31 gennaio. L’ex direttore del Sisde ha inoltre ricordato la difficile situazione delle forze dell’ordine “ci sono poche divise, circa 3000 in meno da quando ero a capo della Digos”, ha dichiarato il Prefetto, rivendicando peraltro la decisione di non aver sciolto i Municipi di Roma. La norma che disciplinerebbe la materia sarebbe stata troppo complessa.
Echi ‘Marini’
Ileana Argentin
“Ignazio Marino è un puro, ma stava fuori dal mondo, non ha saputo dire basta al momento giusto”, ha dichiarato la deputata Pd, Ileana Argentin, mentre ricordava che il mondo del sociale è spesso ricco di complicazioni e pregiudizi inversi, “ al disabile viene detto sempre di si, anche quando andrebbe detto no. Anche nel nostro mondo, ci sono persone per bene e persone disoneste. Essere disabile non è garanzia di competenza o di onestà. Il criterio della scelta deve sempre fondarsi sulla meritocrazia.”.
Certamente la scadenza elettorale della Città eterna non sarà alla genesi di questo “laboratorio”, tuttavia è stato il faro che ha guidato ed illuminato, esplicitamente o indirettamente, gli interventi dei relatori. Tutti e tutte hanno constato lo stato di profondo degrado nel quale versa Roma, piazze abbandonate, verde pubblico non curato e sfruttato, spazi urbani non sviluppati e lasciati a se stessi, trasporto pubblico inefficiente. Ambiente e sostenibilità, economia verde, riqualificazione delle periferie e cultura sono stati i macrotemi dei contributi. Per ora testimonianze, più che proposte concrete, ma ‘La nostra Roma’ garantisce la sua operatività per la prossima primavera.
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