Ha appena superato il traguardo delle 50mila firme la petizione per il riconoscimento ufficiale in Italia della Lis, la lingua dei segni. Le numerose adesioni nell’arco di 7 giorni sul sitochange.org giungono a sostegno della richiesta indirizzata a capigruppo e presidenti di Camera e Senato.

L’iniziativa è stata lanciata da Radio Kaos ItaLis, il progetto radiofonico unico e “paradossale per promuovere l’integrazione tra sordi e udenti”. Secondo i promotori della petizione online, “il riconoscimento della LIS come una vera e propria lingua garantirebbe la libertà di un sordo di scegliere come comunicare ed integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e perfino ricreativa; un’equa rappresentazione politica e giuridica, l’accesso all’istruzione… la dignità”.
Da qui la richiesta al Parlamento di italiano di “riconoscere ufficialmente la LIS come già avviene in 44 paesi del mondo”. La mobilitazione ha raggiunto anche i social network. Su twitter l’hashtag #iosegno ha consentito la diffusione capillare della petizione. Su facebook, lo stesso presidente del Senato Pietro Grasso, dopo aver ricevuto una delegazione di Radio Kaos ItaLis e di Change.org lo scorso 5 aprile, ha esplicitato il proprio sostegno all’iniziativa definendo il mancato riconoscimento della Lingua dei segni italiana “un deficit per la democrazia”.
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