Legge 104 coronavirus 12 giorni maggio giugno Decreto Maggio, cosa sono, domanda lavoratore disabile, figli disabilità grave, assistenza familiari handicap

Rilancio:

Legge 104: permessi retribuiti Inps 2020, con modificazione e aggiornamento da parte della Legge del 4 novembre 2010 n.183, concede la possibilità a:

– Lavoratori con figli gravemente disabili;

– Lavoratori che assistono un familiare o affine entro il 2° grado gravemente disabile;

– Lavoratore o lavoratrice con grave disabilità

di fruire di permessi retribuiti Inps di 3 giorni, che possono essere frazionati anche ad ore, in base al tipo di contrattazione full time o part time.

Vediamo quindi cosa sono i permessi legge 104/92, a chi spettano, quanti giorni spettano al mese e come fare domanda dei permessi retribuiti all’Inps e le ultimissime novità decreto Rilancio 2020.

Legge 104 covid maggio: proroga permessi 12 giorni, Dl Rilancio

*** Legge 104 permessi retributi ultime notizie 12 maggio:

In base a quanto previsto dal testo decreto Rilancio 2020 approvato ieri dal CdM, sono confermate le modifiche all’articolo 24 in materia dipermessi retribuiti ex articolo 33, legge 5 febbraio 1992, n. 104).

All’articolo 24 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sono apportate le seguenti modificazioni:

  • a) al comma 1 è aggiunto il seguente periodo: “e di ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020.

Pertanto nel decreto Rilancio di maggio proroga permessi 104 di 12 giorni tra maggio e giugno.

Legge 104 permessi retribuiti di 12 giorni, novità decreto Cura Italia

Estensione durata permessi retribuiti ex art. 33, legge 5 febbraio 1992, n. 104 novità decreto Cura Italia 16 marzo:

In base a quanto previsto dal nuovo decreto Salva economia approvato ieri 16 marzo 2020 dal CdM, il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, cd. permessi retribuiti legge 104, è incrementato di ulteriori complessivi 12 giorni per ciascuno dei mesi di marzo e aprile 2020.

Il beneficio è riconosciuto nel limite massimo di 553,5 milioni di euro per l’anno 2020.

Il Dl Cura Italia offre ulteriori 12 giorni complessivi per i mesi di marzo e aprile. “Tali giorni, anche frazionabili in ore, possono essere fruiti consecutivamente nello stesso mese”.

Legge 104, permessi retribuiti: cosa sono e a chi spettano?

I permessi retribuiti legge 104 INPS disabili spettano a:

  • Portatori di handicap: ossia, colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
  • Gravità handicap: secondo l’art. 3, comma 3, legge 104/92, se la minorazione, singola o plurima, ha ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.

Chi ha diritto ai pemessi legge 104 Inps? I permessi 104 spettano a:

  • Lavoratori dipendenti pubblici e privati, ai lavoratori delle imprese dello Stato, degli Enti Pubblici e degli Enti locali privatizzate;
  • Persone con disabilità grave che lavorano come dipendenti;
  • Genitori lavoratori dipendenti di figli in situazione di disabilità grave con agevolazioni e modalità di fruizione diverse per i bambini con età inferiore a 3 anni e superiore a 3 anni;
  • Genitori, coniuge, parenti o affini entro il 2° grado che lavorano come dipendenti pubblici e privati.

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Chi sono i Lavoratori esclusi dai permessi legge 104/92?

permessi retribuiti 104 non spettano alle seguenti categorie di lavoratori:

  • ai lavoratori a domicilio;
  • agli addetti ai lavoro domestici e familiari;
  • ai lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata, né per se stessi né in qualità di genitori o familiari;
  • ai lavoratori autonomi;
  • ai lavoratori parasubordinati.

Legge 104 permessi retribuiti: requisiti 2020

La Legge 104 stabilisce che per avere diritto ai permessi retribuiti è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti 2019:

1) essere lavoratori dipendenti anche part time ed essere assicurati per le prestazioni economiche di maternità presso l’Inps.

2) la persona che chiede o per la quale si chiedono i permessi sia in situazione di handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92 riconosciuta dall’apposita commissione della ASL con un medico dell’Inps.

3) Non aver ricoverato a tempo pieno la persona che si trova in situazione di disabilità grave certificata.

Quanti giorni spettano con la legge 104? 3 giorni e orario frazionato:

permessi retribuiti legge 104 spettano per un totale di 3 giorni al mese oppure ad orario frazionato. La Frazionabilità ad ore dei 3 permessi giornalieri  viene decisa in base al limite orario mensile. Tale limite massimo mensile fruibile è uguale all’orario normale di lavoro settimanale diviso il numero dei giorni lavorativi settimanali per n° 3 giorni:

  • 1° Esempio Pratico: orario settimanale 36 ore/6 giorni lavorativi 6 x  3 = ore mensili fruibili 18.
  • 2° Esempio Pratico: orario settimanale 40 ore/5 giorni lavorativi 8 x 3 = ore mensili fruibili 24.
  • 3° esempio Pratico: orario su base plurisettimanale: su 16 settimane lavoratovi di cui 8 da 32 ore su 4 giorni, 4 settimane da 40 ore su 5 giorni, 4 settimane da 36 ore su 6 giorni la media del numero delle ore lavorate di tutte le settimane 35 diviso il numero medio giorni lavorativi settimanali 4,75 = ore mensili fruibili 22,1.

Permessi retribuiti legge 104 2020: cosa succede in caso di ricovero del disabile?

Per ricovero a tempo pieno si intende il ricovero 24 ore su 24 presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa, fatta eccezione per le seguenti ipotesi:

  • interruzione del ricovero a tempo pieno per necessità del disabile in situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite e terapie appositamente certificate
  • ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine
  • ricovero a tempo pieno di un minore con disabilità in situazione di gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura ospedaliera il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare, ipotesi già prevista per i bambini fino a tre anni di età

Genitore con figlio disabile:

  • I lavoratori e/o lavoratrici con figlio gravemente disabile o che assistono un familiare o affine entro il 2° grado gravemente disabile, o i lavoratori lavoratrici con grave disabilità, hanno diritto:
  • A non essere trasferiti ad altra sede lavorativa senza il loro consenso
  • A scegliere la sede di lavoro più vicina al luogo di residenza della persona a cui si presta assistenza
  • Congedi parentali retribuiti
  • Permessi retribuiti in giorni o frazionabili in ore.

 

Legge 104 permessi retribuiti: Figlio disabile fino a 3 anni

I lavoratori dipendenti con figli minorenni con disabilità grave, conviventi o non, anche adottivi o affidatari, possono scegliere di fruire alternativamente di 2 tipi di agevolazioni e permessi retribuiti:

Prolungamento fino a 3 anni di età del bambino con disabilità grave: Il Prolungamento fino a 3 anni di età del bambino con disabilità grave è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro da parte del genitore che ha diritto, per tutto il periodo, a ricevere da parte dell’INPS un’indennità pari al 30% della retribuzione.

 

Tale periodo di  prolungamento, può essere fruito anche al termine del periodo di normale congedo parentale, pertanto dopo che siano trascorsi:

  • Per la madre: trascorsi 6 mesi del periodo di congedo di maternità
  • Per il padre: trascorsi 7 mesi dalla data di nascita del bambino
  • Per il genitore solo: trascorsi 10 mesi decorrenti: in caso di madre: dalla fine del congedo di maternità e in caso di padre: dalla nascita del minore o dalla fruizione dell’eventuale congedo di paternità.

Adozione nazionale:

  • Per il genitore che fruisce del congedo di maternità: trascorsi 5 mesi dall’ingresso del bambino in famiglia
  • Per la madre, quando è il padre ad aver fruito del congedo di paternità/maternità: trascorsi 6 mesi dalla data di ingresso in famiglia del bambino;
  • Per il padre, quando è la madre ad aver fruito del congedo di maternità: trascorsi 7 mesi dalla data di ingresso in famiglia del bambino.

 

Adozione internazionale:

  • Per il genitore che fruisce del congedo di maternità: trascorsi i 5 mesi dall’ingresso del bambino in Italia più il periodo di congedo parentale teoricamente fruibile
  • Per la madre, quando è il padre ad aver fruito del congedo di paternità/maternità: trascorsi 6 mesi dalla data di ingresso in Italia del bambino
  • Per il padre, quando è la madre ad aver fruito del congedo di maternità: trascorsi 7 mesi dalla data di ingresso in Italia del bambino.

 

2) Riposi orari retribuiti fino a tre anni di età di vita del bambino:

I Riposi orari retribuiti per i genitori lavoratori con figlio con grave disabilità fino al compimento del 3° anno di età sono rapportati all’orario giornaliero di lavoro:

  • 2 ore di permesso giornaliero per orario pari o superiore a 6 ore
  • 1 ora di permesso sotto le 6 ore

Il genitore può comunque chiedere di fruire del permesso:

  • 2 ore giornaliere per astensione facoltativa dal lavoro a partire dai primi 6 mesi fino al compimento dei 3 anni di vita del bambino con grave disabilità
  • 3 giorni di permesso al mese anche frazionabili in ore

Importante: i genitori di figli con disabilità grave hanno anche la possibilità di fruire dei giorni 3 giorni di permesso alternativamente o anche contemporaneamente per esempio 2 giorni la madre e 1 giorno il padre o 2 giorni il padre con 1 coincidente con la madre.

 

Permessi retribuiti legge 104 per Figli disabili tra 8 e 18 anni e dopo:

  • I genitori, in alternativa tra di loro, hanno diritto a: 3 giorni di permesso retribuito o frazionato in ore al mese. Questi tre giorni di permesso possono essere ripartiti fra i genitori anche con assenze contemporanee degli stessi.
  • I genitori (naturali, adottivi o affidatari) di figli maggiorenni hanno diritto alternativamente a: 3 giorni di permesso retribuito, anche continuativi nel mese o frazionati in ore: I tre giorni di permesso possono essere ripartiti fra i genitori anche con assenze contemporanee degli stessi.

Riassumendo: Quali sono i Permessi 104 spettanti a genitori anche adottivi con figli con disabilità grave?

I Lavoratori genitori ma anche adottivi o affidatari di minori con handicap in situazione di gravità, hanno diritto:

  • ad un permesso giornaliero retribuito di 2 ore dopo il 1° anno di vita del figlio e fino al compimento del 3° anno di età.
  • ad un congedo parentale prolungato sino a 36 mesi complessivi tra i mesi fruiti dal padre e quelli fruiti dalla madre ed anche tra il congedo parentale e il suo prolungamento. Il prolungamento va fruito entro i primi 8 anni di vita del figlio.
  • a 3 giorni di permesso mensile a qualsiasi età del figlio.

Forse ti interessa approfondire l’argomento sulle agevolazioni disabili? Allora leggi la nostra guida aggiornata agevolazioni legge 104 nel 2020.

Permessi retribuiti legge 104 malati oncologici:

lavoratori affetti da patologie oncologiche e che a causa della chemioterapia o radioterapia vedono ridotta la capacità lavorativa possono trasformare il proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time sia verticale che orizzontale.

La possibilità di ridurre in part time l’orario di lavoro spetta a:

  • Lavoratori del settore pubblico e privato.
  • Lavoratori che assistono i familiari conviventi gravemente malati in qualità di coniuge, figlio o genitore.
  • Lavoratori che convivono con un figlio portatore di handicap, anche senza gravità.
  • Importante: I lavoratori che a seguito di una situazione grave familiare hanno ridotto il proprio orario di lavoro per assistere la persona gravemente malata hanno il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo pieno per mansioni uguali o equivalenti a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale.

Chi può assistere il disabile?

I lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che assistono un parente con grave disabilità hanno diritto a 3 giorni di permesso retribuito al mese anche frazionabile in ore.

Tale agevolazione è riconosciuta quindi ai lavoratori fino al secondo grado di parentela con il disabile o malato oncologico e possiamo pertanto distinguere:

  • Parenti di I° grado: genitori e figli.
  • Parenti di II° grado: nonni, fratelli, sorelle, nipoti in quanto figli dei figli.
  • Affini di I° grado: suocero/a, nuora, genero.
  • Affini di II° grado: cognati.

Il diritto a fruire i 3 giorni di permesso legge 104 per assistere la persona disabile possono essere riconosciuti anche a parenti e affini di terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona in situazione di disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti per divorzio, separazione legale o abbandono documentabile mediante certificazione giudiziaria, sono pertanto: Parenti di III° grado: zii, nipoti in quanto figli di fratelli/sorelle, bisnonni, pronipoti in linea retta e Affini di III° grado:  zii acquisiti, nipoti acquisiti.

Agevolazioni legge 104 malattie invalidanti:

Per patologie invalidanti, s’intendono quelle malattie a carattere permanente che impediscono lo svolgimento e la continuità della vita in modo autonomo e sono indicate dall’art. 2, comma 1, lettera d), numeri 1, 2 e 3 del Decreto Interministeriale – Ministro per la Solidarietà Sociale, di concerto con i Ministri della Sanità, del Lavoro e della Previdenza Sociale e per le Pari Opportunità – n. 278 del 21 luglio 2000, Regolamento recante disposizioni di attuazione dell’articolo 4 della L. 8 marzo 2000, n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari, che individua le ipotesi in cui è possibile accordare il congedo per gravi motivi di cui all’art. 4, comma 2, della legge n. 53 del 2000.

Permessi retribuiti legge 104: quanto spetta di retribuzione?

  • I permessi legge 104/92 presi a giorni: sono indennizzati sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta.
  • I permessi legge 104/92 presi a ore sono indennizzati sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta.

Prolungamento dell’astensione facoltativa fino al 3° anno di vita del bambino saranno indennizzati al 30% della retribuzione effettivamente corrisposta o convenzionale se appartenenti a categorie di lavoratori che hanno diritto all’indennità per congedo parentale sulla base di retribuzioni convenzionali.

Legge 104 permessi retribuiti ANF 2020, ferie e tredicesima:

  • Legge 104 permessi retribuiti ANF 2020: Durante la fruizione dei permessi retribuiti, il lavoratore ha diritto alla corrisponsione dell’assegno per il nucleo familiare ANF 2017, circ. INPS 199/1997.
  • Permessi legge 104 tredicesima e ferie: è inclusa nella retribuzione giornaliera da prendere a riferimento per il calcolo dell’indennità e pertanto già corrisposta a carico dell’Istituto.

Da parte del datore di lavoro quindi non è dovuta la corresponsione della quota relativa alla gratifica natalizia in quanto già compresa nell’indennità erogata dall’Inps. Le ferie e la tredicesima mensilità non sono soggette a decurtazione quando i riposi ed i permessi non siano cumulati con il congedo parentale INPS.

Come vengono pagati i permessi legge 104 Inps?

Come vengono pagati i permessi retributi legge 104 INPS?

Per gli operai agricoli a tempo determinato (OTD) e a tempo indeterminato (OTI) l’indennità viene pagata direttamente dall’Inps bonifico bancario o postale con indicazione degli estremi dell’ufficio pagatore presso cui si intende riscuotere la prestazione nonchè le coordinate bancarie o postali (CIN, ABI, CAB) e il numero di c/c e IBAN.

I pagamenti delle prestazioni a sostegno del reddito possono avvenire anche all’estero (msg. 000237 del 09.04.2003).

Per tutti gli altri lavoratori, aventi diritto, l’indennità viene, invece, erogata dal datore di lavoro col metodo del conguaglio

Legge 104 permessi retribuiti: come si calcolano nel contratto part time?

Calcolo giorni di permesso retribuiti 104 contratto part time: Nel caso di part-time verticale limitato ad alcuni giorni del mese (ad orario pieno o ad orario ridotto), il numero dei giorni di permesso deve essere ridimensionato proporzionalmente e arrotondato all’unità inferiore o superiore a seconda che la frazione sia fino allo 0,50 o superiore, se si lavorano per esempio 8 giorni su 27 totali al mese si avrà diretto ad 1 solo giorno di permesso retribuito.

Permessi retribuiti 104 e Lavoro Agricolo a Tempo indeterminato:

Nel caso di un rapporto di lavoro agricolo a tempo determinato, il riconoscimento dei 3 giorni di permesso, frazionabili in sei mezze giornate è possibile solo se i lavoratori sono occupati con contratto stagionale di almeno un mese e l’attività lavorativa articolata su 6 giorni della settimana o 5 giorni se effettuano la settimana corta.

Disabile in legge 104, può essere assistito da un altro lavoratore?

Un lavoratore con disabilità grave che fruisce dei permessi retribuiti 104/1992, può essere assistito da altro soggetto lavoratore, purchè il medico di sede, in relazione alla gravità dell’handicap valuti che il disabile abbia una effettiva necessità di essere assistito da parte del familiare lavoratore. Per tale assistenza spettano, i 3 giorni di permesso anche frazionati ma tali giorni o ore devono essere fruiti contemporaneamente da entrambi i soggetti interessati.

Il lavoratore con disabilità grave che già beneficia dei permessi 104/1992 può fruire anche di permessi per assistere altri familiari in situazione di disabilità grave, senza necessità di acquisire alcun parere medico legale.

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Come fare domanda permessi retribuiti legge 104 Inps?

La domanda permessi retribuiti legge 104/92 INPS deve essere presentata per via telematica all’Inps o tramite Caf e in copia protocollata e siglata dall’Inps al datore di lavoro, su modello predisposto allegando la documentazione necessaria, la domanda può essere presentata anche tramite PEC.

Una volta presentata la domanda:

  • viene sottoposta a protocollazione informatica;
  • viene acquisita nella procedura di gestione;
  • sottoposta a verifica di accoglimento o di reiezione inviato al lavoratore e al datore di lavoro.

Caratteristiche principali della domanda di fruizione di permessi 104:

  • è valida a decorrere dalla sua presentazione
  • ha scadenza solo alla fine dell’anno solare
  • viene rinnovata annualmente allo scadere dei 12 mesi di validità con presentazione di dichiarazioni di responsabilità e, entro 30 giorni dal cambiamento , il richiedente i permessi dovrà comunicare le eventuali variazioni delle notizie o delle situazioni autocertificate nel modello di richiesta
  • ogni domanda vale per un solo soggetto in situazione di disabilità grave

Per autorizzare la concessione di permessi 104, il lavoratore, dovrà autocertificare nella domanda:

  • l’eventuale ricovero a tempo pieno del soggetto in condizione di handicap grave
  • la revisione del giudizio di gravità dell’handicap da parte della Commissione ASL
  • le modifiche ai permessi richiesti
  • la fruizione di permessi, per lo stesso soggetto disabile grave, da parte di altri familiari

 

Modulo HAND domanda permessi legge 104/92:

Permessi retribuiti (Legge 104/92) modelli di domanda INPS sono scaricabili direttamente sul sito ufficiale INPS sezione modulistica presetazione al reddito:

Modulo domanda permessi legge 104:

  • mod. HAND3 (SR09) portatori di handicap che lavorano come dipendenti;
  • mod. HAND1 (SR07) genitori di figli minori lavoratori dipendenti;
  • mod. HAND2 (SR08) genitori di figli maggiorenni lavoratori dipendenti;
  • mod. HAND2 (SR08) coniuge lavoratore dipendente;
  • mod. HAND2 (SR08) ai parenti o affini entro il 3° grado che lavorano come dipendenti.

Congedo straordinario (Legge 388/2000) modelli di domanda:

  • mod. HAND6 (SR64) coniuge convivente della persona gravemente disabile;
  • mod. HAND4 (SR10) genitori naturali o adottivi e affidatari del portatore di handicap grave;
  • mod. HAND5 (SR11) fratelli o sorelle;
  • mod. HAND7 (SR86) figlio convivente della persona gravemente disabile.

 

Certificazione handicap legge 104: come funziona?

  • Certificazione handicap disabili permessi retribuiti 104: Entro 90 giorni dalla presentazione della domanda di concessione dell’autorizzazione di fruire dei permessi retribuiti 104, il lavoratore, deve presentare all’INPS, la certificazione di handicap grave (ai sensi dell’art. 3, comma 3 della L. 104/92) in caso di mancato rilascio da parte dell’ASL competente, l’interessato, può presentare in alternativa un certificato rilasciato da un medico specialista nella patologia denunciata, in servizio presso la ASL, che attesti la situazione di gravità.
  • Certificazione provvisoria di handicap in situazione di gravità: viene rilasciata dal medico specialista ASL e deve specificare, per essere ritenuta idonea, oltre alla diagnosi, anche le difficoltà socio-lavorative, relazionali e situazionali che la patologia determina con assunzione da parte del medico di responsabilità di quanto attestato in verità, scienza e coscienza.
  • Certificazione provvisoria rilasciata dalla Commissione ASL ai sensi dell’articolo 4 della L. 104/92: può essere presa in considerazione anche prima dei 90 giorni dalla domanda di riconoscimento di handicap grave e avrà validità fino alla emissione del provvedimento definitivo.
  • Certificazione provvisoria In caso di patologie oncologiche: considerata idonea anche dopo solo 15 giorni dalla domanda alla Commissione Medica Integrata, infatti l’accertamento dell’handicap dei malati oncologici subisce un iter accelerato (accertamento entro 15 giorni dalla domanda, efficacia immediata – L. 80/del 9.3.2006 – msg. n. 8151/2007.

Ai fini di riconoscimento dei permessi retribuiti legge 104 il lavoratore disabile o per assitenza al disabile, deve allegare al modulo domanda anche la seguente documentazione:

  • Copia della ricevuta della domanda presentata alla Commissione Medica Integrata e solo se tale richiesta sia stata presentata almeno 90 giorni prima potrà essere presa in considerazione la certificazione provvisoria.
  • Dichiarazione liberatoria, in caso di certificazione provvisoria, nella quale il lavoratore si impegna alla restituzione delle prestazioni che, risultassero indebite alla fine del procedimento circ. 32/2006 punto 3 – circ. 53/2008 punto 5.

Se la richiesta dei permessi viene effettuata prima che siano trascorsi 90 giorni dalla data della richiesta per il riconoscimento dell’handicap grave la domanda per la fruizione dei permessi sarà respinta con l’annotazione che potrà essere riesaminata solo alla luce del provvedimento definitivo di riconoscimento dell’handicap grave: qualora il provvedimento definitivo non riconosca la gravità dell’handicap, si procederà al recupero delle prestazioni erogate in quanto divenute indebite e qualora il provvedimento definitivo non riconosca la situazione di gravità ab origine, si potrà riesaminare la richiesta e procedere ad accogliere la prima domanda a suo tempo respinta.

Chi rilascia la certificazione provvisoria di handicap legge 104?

La certificazione provvisoria di handicap in situazione di gravità deve essere rilasciata dal medico specialista, per medico specialista si intende anche il medico dell’Ospedale purchè:

  • se medico dell’Ospedale che visita ambulatoriamente, sia specialista nella patologia denunciata
  • se medico dell’Ospedale che segue in corsia il soggetto, il requisito specialistico transita dal medico al reparto e quindi è sufficiente che il medico sia specializzato nelle patologie di interesse; per medico dell’Ospedale inoltre si intende il medico della struttura di ricovero pubblica o privata equiparata alla pubblica.

Il medico dell’Inps non potrà rettificare il giudizio sull’handicap e/o sulla situazione di gravità espresso né nella certificazione provvisoria né in quello definitivo della Commissione ASL.

Quali documenti servono per richiedere i permessi legge 104?

Permessi retribuiti INPS legge 104 documenti: La Documentazione da allegare alla domanda per ottenere i permessi 104, è la seguente:

  • Certificato rilasciato dalla Commissione ASL o anche da un medico dell’Inps, che attesti lo stato di gravità dell’handicap, o, per i: portatori di sindrome di Down, certificato rilasciato dal proprio medico di base con allegato copia del “cariotipo” sulla cui base il curante ha rilasciato il certificato grandi invalidi di guerra (titolari di pensione o di assegno temporaneo di guerra per lesioni o infermità ascritte alla 1° categoria con o senza assegno di superinvalidità), attestato di pensione rilasciato dal Ministero del Tesoro (Mod. 69) o copia del decreto concessivo della stessa (Circ. 128/2003, punto 2).
  • Certificazione provvisoria del medico specialista nella patologia denunciata. Tale certificazione potrà essere presa in considerazione solo se trascorsi almeno 90 giorni dalla richiesta di riconoscimento dell’handicap grave alla Commissione Medica Integrata e nelle more del rilascio dell’attestazione dell’handicap grave (da presentare comunque non appena disponibile). La su indicata certificazione non definitiva dello specialista, produce effetto fino all’accertamento definitivo (senza limiti di tempo)
  • Modello HAND AGR, solo per gli operai dell’agricoltura.
  • (in caso di certificazione provvisoria) dichiarazione nella quale il lavoratore richiedente i permessi si dimostri consapevole che è possibile riconoscere transitoriamente la prestazione e che, dopo il provvedimento definitivo, se negativo dovrà restituire quanto fruito in eccedenza.

Importante: Il riconoscimento dell’handicap grave produce effetto dalla data del rilascio del relativo attestato, salvo che nello stesso sia indicata una validità decorrente dalla data della domanda.

Permessi retribuiti 104 domanda respinta:

Se la domanda di fruizione dei permessi 104 viene respinta dall’INPS è possibile presentare ricorso al Comitato Provinciale della Sede Inps di residenza. Circ. 182/1997, punto 11. Il ricorso al Comitato Provinciale non preclude la possibilità di adire le vie giudiziarie.

 

 

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