Mestre, ladri e vandali nelle sedi delle associazioni

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Colpiti l’ex scuola Filzi e villa Pozzi (Centro studi storici). Rubati qualche centinaio di euro, un computer e un televisore

di Simone Bianchi

mestreUn raid in piena regola, con danni ingenti agli edifici comunali e furti nelle sedi delle associazioni territoriali. C’è grande rabbia alla Gazzera, perché ad essere stato colpito è quel tessuto sociale fondamentale per la cittadinanza, quelle associazioni di volontariato che sanno e riescono a dare tantissimo alla popolazione, specie a chi è malato o ha poche possibilità, ma anche sotto il profilo culturale e sportivo.

Ecco che i ladri hanno preso di mira la notte tra giovedì e ieri la casa delle associazioni nella ex scuola Filzi di via Gazzera Alta. Porte divelte, armadi scardinati, cassetti spaccati. Di tutto e di più per rovistare ovunque e andare a caccia di qualcosa da poter rubare e che avesse un minimo di valore. Nella confusione totale sono stati gettati a terra documenti, libri e carte per l’amministrazione, e tutto senza correre alcun rischio di essere fermati. Impianti di allarme o videosorveglianza non ce n’erano.

I ladri si sono accaniti nelle aule della Associazione nazionale sordomuti, nella Fausto Coppi Gazzera, in quella che supporta gli stomizzati e alla Cooperativa Libertà. In questa ultima hanno trovato la cassa con circa 600 euro che ovviamente si sono volatilizzati. Non molto il resto che hanno potuto sottrarre, fortunatamente le associazioni si erano organizzate per non lasciare troppe cose di valore, visto che non si tratta della prima visita in questa sede. E non trovando altro i ladri si sono dedicati al fare danni.

Poi, hanno continuato il loro percorso distruttivo facendo visita a Villa Pozzi, sede del Centro Studi Storici. Anche in questo caso stanze messe a soqquadro, danni a porte e infissi vari, armadi aperti e cassetti a terra. Sembra che dalla sede sia sparito un quadro, ma è ancora in corso la verifica da parte dei gestori degli spazi. Nella dependance della villa, poi, i ladri hanno preso di mira la sede dell’Arci. Stesso iter, stessa ricerca frenetica di qualcosa, e alla fine sono spariti un televisore e un personal computer. Poi la fuga, sparendo nel nulla con il bottino, lasciandosi alle spalle solo edifici danneggiati per una cifra ancora da quantificare, ma che è facile ipotizzare nell’ordine delle migliaia di euro.

«C’è tantissima rabbia», sottolinea il presidente della Municipalità di Chirignago e Zelarino, Gianluca Trabucco. «Purtroppo in queste sedi non ci sono impianti di allarme o di videosorveglianza, ragion per cui questa gente ha potuto agire liberamente. Ormai non si ferma davanti più a nulla, entrando in scuole ed edifici pubblici, come se non bastasse andare nelle case della gente o nei negozi. Abbiamo subito chiamato il Comune, ma i Lavori pubblici ci hanno già detto che non ci sono soldi per intervenire subito. Basterebbe almeno mettere un impianto di allarme, magari servirebbe a qualcosa. Così si colpisce quella parte di tessuto sociale che già vive tra mille difficoltà, ma sono certo che si ripartirà ancora più forti di prima».

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