Le Case di Riposo: sono in pericolo costante dovuto, anche, alla Corona Virus?

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Oltre 600 vittime nelle Rsa del Milanese: 140 al Don Gnocchi, 110 al Trivulzio, 64 a Mediglia, questo è quanto pubblica il “Corriere della Sera”.

Sono dati impressionanti che colpiscono la libertà, che fanno parte di una “ rivoluzione” che attenta alla vita, vita che ci è stata concessa da un Essere Sopra Naturale per essere vissuta e non maltrattata .

Ma “ la verità vi farà liberi “( Gv8,32) dice il Santo Vangelo e noi diciamo se la Carità è il motore della solidarietà, la persona è la destinazione dell’amore e Centro della D0ttrina Sociale che noi invochiamo .

Papa Francesco ha affermato  “no alla cultura dello scarto per anziani, malati, disabili, emarginati” .

Noi desideriamo rivolgere un appello alle Opere don Camillo, Figlie di San Camillo. Don Orione, don Guanella, Fatebene Fratelli, non ci abbandonate e fate come ho inviato una comunicazione al Vescovo di Acireale, S.E.Reverendissima Antonino Raspanti nella Sua qualità di Vescovo di una grande Diocesi e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per l’Italia Meridionale che mi rispose “ Sono vicino. Vi benedico”.

State a noi vicini, la Fede si rinnova con l’azione !

Nel cammino alla riscoperta dei valori Sociali che la Chiesa Cattolica chiede ai Cristiani nel mondo, ma in particolare alle famiglie di apprezzare la vita, un tema di grande attualità, come alle altre Espressioni Religiose .

Ma torniamo sull’argomento e sulle questioni di Corona Virus in relazione alla promozione e difesa della vita, “mandato” che l’allora Papa Giovanni Paolo II° affidò alla Pontificia Accademia per la Vita sorta l’ 11 febbraio 1994 .

NON CI ABBANDONATE !

Nella “cultura dello scarto”, come chiama Papa Francesco “ le persone malate ed anziane sono considerati, gli esclusi come “rifiuti”, “avanzi” della convivenza sociale, ma se la salute è “un valore importante”, spiega il Papa, perché il “valore di una persona”, continua “non è di per sé garanzia di felicità”, che può esservi invece “in presenza di una salute precaria”.

Se non hanno più famiglia “maestra di accoglienza e solidarietà” dove s’impara “a non cadere nell’individualismo ed equilibrare il nostro animo, s’impara “che la perdita di salute non è una ragione per discriminare alcune vite umane”.

In questo il Santo Padre “colpisce” e mette in rilievo saggiamente il centro della inquietudine che regna nell’animo della vecchia generazione, oggi 2020, senza famiglia la quale è “ maltratta e disprezzata”.

Se “una società è veramente accogliente”, conclude Francesco, quando riconosce che la vita “è preziosa anche nell’anzianità, nella disabilità, nella malattia grave e persino quando si sta spegnendo”, insegna che la perdita di salute non è una ragione per discriminare alcune vite umane” .

Il mondo degli anziani oggi è divenuto vasto, discusso, ignorato in quanto i dati statistici affermano che la popolazione anziana oggi è del 15% e nel 2025 sarà del 25%, eppure avvengono fatti come avvengono e citati all’inizio di queste povere parole, ma molto reali  .

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti con speranza !

 

Previte

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