E’ possibile che nel 2020 succedono questi misfatti, con tutte le modernità che non riescono ad aggiustare un ascensore?

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Prigioniera in casa a causa di ascensore rotto da dicembre» è la denuncia di una disabile Giuseppa Platanìa, 46 anni che vive da sola in una casa popolare, esprimendo con lealtà e necessità :«ho segnalato più volte il problema, ma non interviene mai nessuno»

La forma di protesta così come espressa da una cittadina italiana e per giunta disabile, è riportata dal “Corriere della Sera” del 20 febbraio 2020 con la dichiarazione così netta, reale, espansiva, non è, forse, il “meccanismo” che necessita per il riconoscimento di quelle necessità, che le Istituzioni non conoscono ?

Penso che una protesta, seppur con un fondamento umano e prioritario, non possa e non deve motivazione per la espressione perché richieste di questo genere sono necessarie in quanto rientrano fra quei compiti di tutela che lo Stato Sociale deve “dare” a tutti, ai sensi dell’art.32 della n/s Costituzione, soprattutto imperativo per quei cittadini deboli, malati, indifesi, che ancora oggi 2020 sussistono in questa Patria così ridotta a causa delle inettitudini della Istituzioni . Comunque è auspicabile che quanto deliberano o delibereranno le Istituzioni siano concrete, ma si deve pensare che il mondo della disabilità non è solo il problema di dimunizione delle necessità, ma formato da coloro che portano nel corpo e nello spirito carenze di salute. Per le famiglie in cui insiste un malato, un disabile, una persona in tarda età od in condizione di un possibile fine vita, sono urgentissimi problemi scottanti e difficili per la cura e l’assistenza !

Allora oltre che “pensare” ai finanziamenti in vita per tutti i disabili, per la loro salute, per la loro cura, sarebbe necessario ed importante un Fondo, detto dopodinoi da me “suggerito” a tutti i Governi ed Assemblee Legislative Italiane ed Europee, dove dovrebbero confluire quelle parti di patrimonio, risparmi, beni immobili o mobili che in eredità andrebbero ai sofferenti disabili .

Questo Fondo, anche costituito da finanziamenti dello Stato, dovrebbe essere gestito da un Ente Pubblico che costituisce una regolare continuità che “altri” come il Curatore, Tutore, Amministratore di Sostegno non possono fisicamente garantire ed attuare nella prosecuzione.

Quindi il Governo Conte non considera il futuro di quanti, disabili fisici, handicappati psichici, persone invalidate sono e saranno senza famiglia od assistenza e getta sulle loro spalle un ulteriore pietoso fardello, dopo il misero budget, pare, del 0,4% destinato per le spese sociali, dimostrando uno Stato sordo, irresponsabile, discriminatorio, antidemocratico, dato il balletto delle cifre che continuamente cambiano !

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II°: “ Andiamo avanti con speranza “! .

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

 

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