Cosa chiede il cittadino al Parlamento?

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L’onesto cittadino chiede ai membri del Parlamento, quindi non ad una “certa Politica” col P maiuscolo come dice Papa Francesco nel Suo Magistero, una vera, retta, reale Politica utile ad adempiere alle necessità del popolo che è sovrano .

Parlamento – Roma

Inoltre a servire il bene comune per azzerare le disuguaglianze, a promuovere al bene dei singoli, delle Famiglie secondo la Dottrina Sociale  della Chiesa Cattolica, più vicina ai cittadini, più sensibile alle vere urgenze del Paese , Per la difesa della Famiglia, la comunità tutta non solo quella cristiana ma anche quella laica,  anela a seguire o meditare l’insegnamento della Chiesa Cattolica Universale su questa reale istituzione fondamentale di ogni società, “incaricata” a riprodurre e dare continuità sul piano biologico ed umano a questa risorsa fondamentale per il futuro .

Nella lettura globale di quella cellula fondamentale del consorzio umano, civile, reale che è la famiglia, in cui i diversi problemi educativi e generazionali incontrano nella cultura attuale variegate situazioni di conflitto, la Chiesa Cattolica nel suo insieme ha fermato prevalentemente la propria attenzione sulla diffusione sempre più ampia di un modello interpretativo della persona in ogni età dall’accoglienza della vita nascente al suo declino in una sintesi più profonda ed autentica del rispetto della dignità dell’uomo.

La famiglia, bene prezioso e risorsa insostituibile in un modello sociale, sarebbe opportuno per non dire essenziale, che conservi quei valori di solidarietà e di coesione sociale, continui a mantenere la promessa di fedeltà reciproca nei coniugi, continui a farsi carico dei propri figli, continui ad aiutare i propri genitori anziani, continui a curare i membri disabili o svantaggiati, rispettando gli animali che oggi sono osannati a scapito dell’essere umano, ma restando pur sempre una barriera al dilagare di una cultura sterile, individualista, silenziosa, sorda. Pur in presenza di “profondi cambiamenti” sotto gli occhi di tutti, la famiglia italiana a dispetto di ogni assurdità, è ancora una istituzione che “tiene”, mentre appare certo che da qualche tempo il dibattito politico sulla famiglia sembra riguardare essenzialmente eventuali pseudo interventi posticci, promesse che spesso sono avvolte dal velo dell’ipocrisia . Non bastano le esteriorità se non sono seguite da concrete proposizioni qualio, forme migliori di assistenza sociale, quelle di considerare che il disabile percepisce, anche quello in famiglia, in media mensilmente 285,66 euro, sufficienti alla sopravvivenza per non morire ! La Politica è ormai stata “defenestrata” dalle corruzioni, malversazioni, concussioni e da ogni violazione del Diritto Penale e Civile, questo non va certamente a vantaggio della crescita della gioventù, tanta decantata, ma poco valutata.

Purtroppo per ogni essere umano colpito da una concentrazione di handicap, un riconoscimento economico-morale più aderente alla realtà sociale è giustizia, non dimenticando che la soglia di povertà è di euro 600,00 mensili, che costituirebbe un atto sulla protezione ed assistenza sociale incarnato nella Costituzione per non sentirsi abbandonato, perché la solitudine non diventi il regno della confusione anche mentale .

Ancora una volta bisogna constatare che le Istituzioni paradossalmente dimenticano quelle “calamità sociali” sopra ricordate, mentre nell’opinione pubblica si rinnova il timore di perdere quei diritti che fanno parte dell’etica sociale, cioè il rispetto della persona in condizioni di disabilità psico-fisica, specchio per eccellenza della verità di una parte della società che necessita aiuto e solidarietà . Il rispetto della dignità della “persona psico-fisica malata”, forse, non condivisa dalle Istituzioni, dove Proposte, Progetti e Disegni di Legge di riforma restano abbandonati nel dimenticatoio o nei cassetti delle Camere Legislative, costituisce una beffa ad una speranza principalmente anelata dalle famiglie, tradite ancora una volta da una politica carica di silenzi e disinteresse !. La famiglia è “incappata” nel turbinio delle contraddizioni di questi nostri tempi, ma ricordiamolo sempre essa è il trampolino di lancio della capacità di relazione sociale, perché senza famiglia non c’è socializzazione, né Nazione. La crisi economica è grave e preoccupante, però non si deve dimenticare che se si tenta di distruggere il fondamento della famiglia, cellula primaria della società, è indiscutibile : la società va a “rotoli” !

In questa società che si dibatte in serie difficoltà economiche, morali, violenze in famiglia, negli stadi di calcio, problemi extra comunitari, disagio giovanile, droga, eutanasia, depressione, emarginazioni, corruzioni, recriminazioni e via così “mali” di cui soffre la nostra società, se si distrugge la famiglia, ma come si può riconquistare quei valori morali indispensabili che si tenta e si vuole abbattere anche in Italia, come  avviene spesso, ma non per sempre, in alcuni Paesi ?

Anche il Magistero della Chiesa Cattolica ci rammenta spesso come la vita umana, anche malata, deve essere presente nelle n/s attività e considerazioni, nel n/s andamento giornaliero della vita, così come avviene nelle altre Confessioni Religiose.

Con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza”!

 

Previte

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