I Convegni sulla malattia mentale sono utili, o sono vani parole?

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La malattia mentale è, forse, una delle cause di disagio sociale che più preoccupa il cittadino del n/s Paese, nel quale le esperienze di decenni chiedono perentoriamente una revisione della Normativa che disciplina l’assistenza di questa patologia nelle sue diverse manifestazioni ed espressioni, senza alcuna inutile burocrazia.

1.) Gli organizzatori dei vari Convegni che si alternano nel n/s Paese, non ricordano come sono state “scaraventate” centinaia di migliaia di famiglie e la loro attuale situazione non è cambiata nella disperazione e nell’angoscia a vivere giorno e notte direttamente il rischio ed il dramma con la presenza in esse di un “malato”, subendo sulla propria pelle le conseguenze, ricondotte ad improvvisi quanto inspiegabili “raptus di follia”,( esempio aggressione al Santo Padre in San Pietro), o “crisi depressive”( aggressione al Presidente Berlusconi) o da non meglio identificati “disturbi psichici”, sono pericoli, quindi, che può subire anche l’uomo della strada ed il cittadino qualunque, costringendo le famiglie, in alternativa alla casa, ad accollarsi onerosi costi di ricovero in strutture private in un rimedio peggiore del male. Ma questi esempi non sono stati presi nella dovuta considerazione e preoccupazione da parte delle Istituzioni ?Nessun riferimento, poi, alle procedure ASO e TSO in età evolutiva. ( Raccomandazione della Conferenza delle Regioni (09/038/CR/C/7 in Roma 29 aprile 2009).

2.) Non trova riscontri in ambito Parlamentare fin oggi 2018, trattandosi di Proposte o Disegni di Legge giacenti da molti anni, riconferma la volontà della politica, o di certi politici, di ricercare nella ribalta del teatro della comunicazione di far intendere di “sposare” la causa di questi “disperati”, non considerando che la legge 180 ha causato vittime innocenti per la carenza di strutture atte alla prevenzione, cura, e reinserimento sociale dei malati là dove è possibile com’è nelle intenzioni normative della legge 180 e 833 del 1978 !

Ignorato il problema dei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari, oggi divenuti REMS ( Strutture Sanitarie gestite dalla Sanità Territoriale), la situazione nelle carceri  (Relazione dr Ardita Direttore Generale Ministero della Giustizia – Direzione Generale Detenuti e Trattamento dal 1/01/04 al 30/9/05), tutto in contrasto con la legge 180 e 833 e la Costituzione Italiana, “situazione” ampiamente rilevata dal dr.Gil-Robles ex Commissario Europeo per i Diritti Umani nel suo Rapporto al Governo ed al Parlamento Italiano il 17 giugno 2005 (Comm.DH (2005) 9 Strasburgo 14 dicembre 2005). Ancora una volta dobbiamo ricordare quel Testo Unificato Burani-Procaccini sparito dall’Agenda Parlamentare tralasciando ogni riferimento ed ogni Provvedimento Legislativo sulla malattia mentale dall’aprile 2005 ! Nessun informazione sulla situazione in atto, con riferimento all’Indagine Conoscitiva sullo stato dell’assistenza psichiatrica, come rilevato dal Documento Conclusivo del Senato della Repubblica ( Legislatura 14° Resoconto Sommario n.312 del 1 febbraio 2006 ) e quel “dopodinoi” il cruccio delle famiglie di questi desaparecidos della nostra civiltà, dove i disabili superstiti riceveranno un giorno l’eredità di ogni cosa .

3.) Quindi totalmente dimenticato l’handicap mentale in fatto di Provvedimenti Legislativi a brevissimo termine, inoltre non considerare il contrasto tra psichiatria farmacologica e le esigenze che una legge richiede ai Medici una vocazione totale, una coscienza etica, ma sottoposta, se vera, ora, alla logica della efficienza economica che evita ricoveri lunghi e costosi, restando invariate le necessità delle vecchie e nuove cronicità che richiedono, anche, interventi ad alta Protezione Sanitaria e Legislativa.

A questo proposito ricordo ancora quel budget del ricoverato giacente presso la 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e la 12 Commissione  Affari Sociali della Camera dei Deputati e che dall’ottobre 2009 non hanno dato, o non sanno dare una risposta chiara all’opinione pubblica onde conoscere la verità e se lo faranno non possiamo che elogiare la loro sensibilità francescana !

Quel “budget del ricoverato” è un “caso” tutto da chiarire in quanto, pare e ripeto, i pazienti vengono dimessi anzi tempo dagli Ospedali per il superiore concetto del risparmio, ancor più grave se effettuato su disabili in tarda età od in fase di declino,  un “meccanismo”, se vero, vigliacco, incivile, antiumanitario una forma di eutanasia che non trova, almeno per ora, una rispondenza nell’Ordinamento Etico e Giuridico italiano.

Questa “situazione”, così come pare, non è accettata dal mondo della disabilità nonché dalla società civile !

4.) Ancora una volta dobbiamo ripetere che sono trascorsi 40 anni dall’emissione della legge 180 e 833, ma la paura e l’angoscia aumentano di pari passo con lo svilupparsi di quegli episodi in cui sono protagonisti menti psichicamente instabili, che “trascinano “ il cittadino a perdere la fiducia nelle Istituzioni perché non si sente tutelato  Cresce, diventa forte e sempre più sentito il bisogno di protezione che nasce da un senso culturale e psicologico di insoddisfazione e delusione per l’assenza di quelle norme legislative e sanitarie di riferimento che danno al cittadino la sensazione, ripeto, di essere protetto. 

5.) Il tempo ha finora dimostrato, signori della politica, ( non ho nulla di personale con nessuno e con nessuna parte politica !), che in questo ambito Legislativo sono passati anni e le risposte a quelle “necessità”, riesumante superficialmente da svariati Convegni, Studi, Simposi, Giornate, Conferenze et similia, non sono stati risolutivi, per non aver raggiunto traguardi vittoriosi e visibili nel miglioramento della salute di questi “malati”, dove scarseggiano strutture idonee, modalità d’intervento alle famiglie e non viene garantita la sicurezza di tutti i cittadini.  L’incontro a più voci, da me ampiamente auspicato e richiesto sia al Governo Conte che al Parlamento ( con Petizioni ininterrotte dal 7 ottobre 1998 con l’Opera don Orione e don Guanella ad oggi 2018), si può inserire in un cammino di dialogo ed offrire l’opportunità di riflessioni e sollevare interrogativi al fine di trovare nuove strade ( per esempio un Tavolo Tecnico ) da percorrere verso una proficua cooperazione tra iniziative diverse, ma con l’obiettivo del bene comune.

Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri, ci ascolti per il bene del nostro Paese, prenda dei Provvedimenti Legislativi prima di andare via ! Tale iniziativa intende porsi come uno spazio di confronto con la realtà del mondo della sofferenza, quello cattolico od altre confessioni, considerato alla luce di una prospettiva più ampia nella consapevolezza che solo attraverso una dialettica democratica, una comprensione libera da pregiudizi e luoghi comuni si possono sviluppare proposte operative, valide e concrete per la risoluzione di questa urgente e grave piaga sociale. Ancora una volta a queste necessarie e motivate “esigenze”, devo ricordare quanto diceva Dostoievski :“ Una società va giudicata a seconda del trattamento che riserva ai malati di mente” e non vane parole come quelle che si dicono nei Convegni sulla materia !

 

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza” !

 

Previte

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