I disabili fisici e gli handicappati psichici sono abbandonati? Cosa possono fare i Convegni sulla materia?

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Ancora una volta, dato l’andamento delle giornaliere notizie sugli animali ( che rispettiamo ampiamente), tutti sappiamo che la“sorte” degli animali fa parte dei diritti e dei doveri riconosciuti, giustamente, dalla “Carta dei diritti per animali domestici” (con modifiche degli artt. 638 e 727 Codice Penale ),  sanzionata dall’art. III-121 della Costituzione Europea.

Ma restiamo del parere che è autentica vergogna, davvero intollerabile, constatare la “sorte” e la ignobile dimenticanza di persone umane, disabili fisici, handicappati psichici, persone in fin di vita, anziani specie quelli sofferenti le patologie croniche !

Ma giovedì 15 giugno all’Università Cattolica di Roma si svolgerà un Convegno su “ Il diritto negato. Persone con disabilità e salute per  fare il punto sulla cura socio-sanitaria delle persone con disabilità promosso dal Centro Ateneo di Bioetica e per la Vita.

Le persone “disabili fisicamente nel corpo” e quelle “handicappate nella psiche” sono totalmente ignorate dalle Istituzioni, dalla Politica e lasciati allo “sbaraglio”, benché la Costituzione Italiana all’art.32 è molto chiara nel “rispetto della persona umana”.

La “vicinanza” alla disabilità, quale termine solidaristico di quanti sono promotori di Convegni, non deve essere, ripeto, di sole “parole che riguardano l’aspetto dei problemi di vita sanitaria e sociale delle persone, ma anche quella della difesa della dignità umana, dell’uomo sofferente, dell’individuo in difficoltà, del più debole, del più bisognoso, del più svantaggiato, come vengono descritti nel Preambolo della Costituzione Europea e non considerare sempre queste persone “morti sociali od inutili pesi “.

Non basta de-istituzionalizzare ad esempio il mondo della sofferenza psichica, patologia largamente diffusa fra i giovani e gli adolescenti, per una pseudo integrazione nella società civile, ma necessita restituire il rispetto del diritto come “persona” per beneficiare di quelle norme, anche giuridiche, che da tempo, da ben 38 anni aspettano invano.

Al di là delle barriere architettoniche, ben più dure a cadere, sono quelle intellettive che offendono tutti, abili e disabili, ritorcendosi contro chi le continua a porle in atto, mentre la comunità civile e le Istituzioni possono trovare su questo terreno argomenti di interesse comune, specie laddove le famiglie provate dalla disabilità in qualche suo componente faticano a stare al passo con un mondo che sembra sfuggire, o che sfugge inesorabilmente !

Ma la gente ed il mondo della disabilità si domanda : possono influire sulla Politica Sanitaria e Sociale i Convegni ?

Il 7 ottobre 1998 assieme alle Opere don Guanella e don Orione avevamo inoltrato una Petizione al Parlamento Italiano col n.520 ed assegnata alla 12° Commissione Igiene e Sanità a col n.714 alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, per la Riforma dell’assistenza psichiatrica e per sopperire alle esigenze delle famiglie, ultima Petizione del 18 marzo 2013 tutt’ora giugno 2017 giacenti nelle singole Commissioni Parlamentari : budget del ricoverato    Petizione 2013  ,  ancora vergognosamente giacenti nelle singole Commissioni Parlamentari .

Ma cosa è la disabilità fisica e l’handicap psichico ? Forse, quest’ultima è la patologia più aggressiva, che distrugge l’umano essere ? speciale dossier

Quella fisica è nell’indebolimento delle forze motorie, quella mentale, molto in breve, è una inclinazione, una indisposizione, definita “malattia”, che colpisce il pensiero, i comportamenti, i sentimenti della persona inducendola ad una sua condotta asociale ed anomala nelle relazioni umane.

La sofferenza umana e l’ambito della medicina si è sviluppata fin dai tempi di Ippocrate, considerato il padre della Medicina, mentre Sigismund Schlomo Freud detto Sigmund fu il fondatore della psicanalisi e fu uno dei primi ad interpretare il disagio mentale, cioè quella “forma” che insiste tra comportamenti normali e devianti della persona.

Ora, dopo queste povere e modeste disquisizioni “prelevate” dalla medicina abbreviata, è necessario considerare un atto di giustizia e di etica urgente “voltar pagina” per questi sofferenti fisici e soprattutto quelli psichici”, carenti di ogni riconoscimento dei loro diritti, emarginati dalla mancata distinzione del loro delicatissimo problema costituito da quel disagio sociale che tanto danno apporta alla società, lasciati in una completa indifferenza da troppo tempo, situazione che preoccupa e sconcerta l’opinione pubblica.

Il segnale molto evidente che si continua a vedere nella lacuna Legislativa di riordino di questo trascurato ambito sanitario, resta quello della tanto decantata parola “riforma”, in uso, riuso ed abuso dalla politica, sopratutto nel constatare una assoluta “dimenticanza” di considerare urgente e prioritario quel necessario Provvedimento Legislativo diretto ad una concreta assistenza  fisica e psichiatrica, quest’ultima in maniera molto evidente che si riscontra assai presente quasi giornalmente negli episodi di lucide follie in cui i protagonisti sono componenti le famiglie, spesso giovani ed adolescenti.

Lo diciamo sempre alla Politica, alle Istituzioni Legislative : a quante morti dobbiamo assistere ? E su quali coscienze esse pesano ?

E’ orami troppo lampante il vedere questo nostro Paese “andare” verso la cultura sfrenata dell’ indifferenza, del l’egoismo e del relativismo vergognoso ..

Le famiglie, poi, di questi “desaparecidos della n/s civiltà” sono sfinite per le situazioni davvero gravi ed insostenibili provenienti da queste “malattie” che isolano e spremono ogni risorsa fisica ed economica, dove il sostegno etico non è sufficiente a far emergere la sofferenza e la emarginazione.

“Lottiamo contro lo stigma della malattia mentale”, è l’invito che sentiamo dire da troppo tempo !

Troppo spesso questa enunciazione viene reclamizzata da “quanti” dovrebbero difendere i “malati” e le famiglie di questi “sfortunati della vita, “dimenticando”, molto spesso, le inefficienze sociali esistenti nel campo della disabilità.

Ma la vergogna veramente da stigmatizzare è nelle leggi 180 e 833, che hanno chiuso i “manicomi”, i vari “Progetti-Obiettivi” che si sono succeduti in Italia e la evidente “dimenticanza”, ripeto, di Provvedimenti Legislativi inerenti l’handicap in genere anche in campo europeo.

Il Legislatore Italiano non ha garantito assistenza, strutture adeguate, finanziamenti programmati atti alla prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale, prevedendo solo l’obbligo di cura  solo quando il “ malato” diventa pericoloso per sé e per gli altri ed è per questo che mi sono rivolgo al Parlamento Europeo per una Direttiva Comunitaria uguale e con la stessa valenza in tutti gli Stati UE .

“Lottare contro l’emarginazione di chi soffre di disturbi psichici e sostenere cure e prevenzione con stanziamenti e risorse umane adeguate”, è la sintesi dell’invito del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon nel 2010 nella “Giornata Mondiale della Salute Mentale” dedicata al rapporto tra benessere psichico e malattie mentali, e secondo l’OMS sono 450 milioni le persone che soffrono di disordini mentali, dei quali circa la metà dei casi, iniziano prima dei 14 anni e dove schizofrenia e depressione sono le patologie più diffuse.

Ma questo “invito” è esteso anche all’Italia, Stato componente ed “obbligato”a sostenere i vari settori di attività delle Nazioni Unite, fondamentale indirizzo della politica estera italiana. Ma è possibile che si “dimentica” con troppa facilità queste priorità ?

Chiediamo alle Istituzioni, anche a nome della pubblica opinione e delle famiglie costrette a “vivere” ogni notte, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo i pericoli di cui tutti noi dovremmo prendere coscienza e conoscenza.

Ma quali Provvedimenti Legislativi, ripeto, sono in “itinere” data la scarsità di risorse economiche investite nella cura di disturbi psichici in Italia e nell’evidente aumento delle patologie fisiche per dare a questi delicatissimi “problemi” una definizione concreta ?

 

Attendiamo una risposta dalle Istituzioni e dai Convegni per quanto sopra esposti !

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza !”

Previte

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