La dignità della persona è rispettata in questa “situazione” in cui si trova l’Italia?

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Il prossimo 4 aprile presso l’Università Europea di Roma, organizzata dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, si svolgerà una Tavola Rotonda dal titolo “ Sviluppo sostenibile e dignità della persona”.

Riportare la persona al centro della storia contemporanea non si deve considerare un atto dovuto ad un programma, ad una manifestazione, ad un simposio, ma un inalienabile riconoscimento  della dignità della persona umana che vogliamo esaminare e da considerare nel n/s sconvolto ed allucinante sistema civile e sociale .

Ancora una volta di fronte ad atteggiamenti della politica nei confronti della conclamata riforma delle attività sociali e della manovra finanziaria economica 2017, la quale come al solito ed in nome del supremo risparmio prevederà tagli  alla Sanità, ci domandiamo e domandiamo perché non riconoscere e non porre solerte attenzione verso una situazione davvero prioritaria, come quella imperante nella società italiana nei confronti della dignità delle famiglie, specie in quelle dove “albergano” disabili fisici, ma estremamente grave ed urgente anche in quelle dei sofferenti psichici, tutti ancora una volta dimenticati nei loro diritti e necessità ?

Ma non è questo in rispetto dovuto alla persona e non quello di moda imperante verso gli animali : che rispettiamo ?

Non ricordo in quale giornale ho letto questa frase, probabilmente molto forte, ma densa di significati “non mi vergogno di essere disabile, mi vergogno di essere italiano”. e non di meno contiene quel grido di dolore accorato di una donna “qualcuno mi aiuti a portare la croce” per il figlio schizofrenico in famiglia, “urlo” che ho sentito durante una mia partecipazione ad una Tavola Rotonda nella “Radio Buon Consiglio” del 14 settembre 2004 una emittente radiofonica che trasmette in 38 Paesi nel mondo compresa l’Italia .

Queste “situazioni” continuano senza tregua, mentre i mass media pongono attenzione su l’Italia quale Paese dei corrotti, dei corruttori, delle corruzioni !

Nel Bel Paese 2017 l’onestà non conta più nulla e di fronte agli esempi di malcostume, ormai, questi sono diventati una scia interminabile di alterazioni di quei valori che hanno squassato e sconquassato le fondamenta della casa, facendo apparire un sottofondo di immoralità e di profondo egoismo .

Nell’attuale momento e dibattito politico ogni “fazione politica”, per la verità ne sarebbero sufficienti solo due, ed ogni schieramento tendono e mirano a ricercare ed addossare gli errori del passato ad altri, cercando di scaricare responsabilità individuali e collettive in cui trovare la spiegazione plausibile di una decadenza morale che, a parole, segue sempre un’illusione di cambiamento forse troppo superficiale od ipocrite !

Ma nella coscienza dei cittadini cosa resta ? Quale speranza civile e sociale può ingenerarsi nella collettività di fronte ad una accanita difesa d’interessi, anche particolari, in cui sembra smarrirsi il senso del bene comune ? “ L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui siamo chiamati ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione” (  Messaggio CEI per la “33° Giornata  per la Vita” ).

Dobbiamo ricordarci e riconoscere che ogni attenzione rivolta alla promozione della vita umana, fisica o spirituale sia della singola persona come del contesto familiare, merita certamente un leale riconoscimento a quivis de populo, tuttavia non possiamo non rilevare che situazioni reali e concrete, continuano ad non essere valutate da nessun Istituzione.

Non parliamo, poi, sulla carenza di una Legislazione Comunitaria sul disagio psico-fisico in Italia ed in ambito Unione Europea.

Non essere sensibili a certi problemi e nello specifico a quelli sopra citati, significa deludere sempre più le aspettative della società che alterna a volte insoddisfazione ed a volte indifferenza sintomo di malessere.

Allora dobbiamo riconoscere di essere grati alla Chiesa Cattolica, ai Vescovi, al Santo Padre Emerito Benedetto XVI° e Papa Francesco che hanno affrontato, denunciato continuamente e coraggiosamente quanto avviene nel mondo della salute e specificatamente anche quello dove insiste una vera e propria patologia psichica” attenzionando quanti hanno responsabilità “per prevenire eventi tragici e per non gravare di oneri insopportabili le famiglie”.

Ritornando alla politica, perché sono stati tolti misteriosamente dall’Agenda Parlamentare 2005 quei provvedimenti sulla riforma dell’assistenza psichiatrica, condensati nel Testo Unificato Burani-Procaccini ? Perché continua a non risponderci il Presidente della Camera dei Deputati dell’epoca Onorevole Pier Ferdinando Casini a fronte dell’inalienabile dignità della persona umana ? I disabili, siano essi fisici che psichici, sono cittadini italiani ? ( anche se sono ritenuti non portatori di voti !).

Ancora, perché il Governo Gentiloni non si fa parte diligente onde attuare una legge-quadro di Riforma sul disagio psichico attesa da ben 38 anni inserendola nei  Punti Programmatici del suo Governo che possa essere garante, anche, della sicurezza di tutti i cittadini da far rientrare nel pacchetto sicurezza .

La paura e l’angoscia aumentano perché i cittadini, il mondo della disabilità, stanno perdendo la fiducia nelle Istituzioni, perché la vita quotidiana è diventata “momento” della paura, perché le “regole” della connivenza hanno ridotto la libertà, la sicurezza nelle famiglie e nella società dove insiste un malato psichico, perché non è tutelato il diritto alla vita con un processo non solo culturale e di sicurezza, per le norme legislative attese da oltre 38 anni.

Con preoccupante frequenza, la cronaca riferisce episodi di efferata violenza : creature a cui è impedito di nascere, esistenze brutalmente spezzate, anziani abbandonati  dove il fattore più inquietante è l’assuefazione : tutto pare ormai normale e lascia intravedere un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi.

Indispensabile ed urgente, da parte delle Istituzioni, porre attenzione a 360 gradi alla salute dei cittadini, di tutti i cittadini, anche quelli portatori di sofferenze come quelli citati, perché i tempi troppo lunghi della politica non tengono conto del dolore e delle difficoltà delle persone che non possono più aspettare provvedimenti da troppo tempo attesi per porre riparo ad una situazione grave per la quale non servono, ripeto, ricorsi a “vane parole di solidarietà”!

Ecco cosa ci aspettiamo nel prossimo 4 aprile nella Tavola Rotonda presso l’Università Europea di Roma organizzata dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma un vero, autentico, provvidenziale “ Sviluppo sostenibile e dignità della persona”.

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza !”

 

Previte

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