A “margine“ del Referendum Costituzionale del 4 dicembre 2016

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Il 27 dicembre 1947 l’Onorevole Enrico De Nicola, Capo provvisorio dello Stato, firma il Testo della Costituzione Italiana approvata dall’Assemblea Costituente, entrando in funzione il 1° gennaio 1948 .

image4I Costituenti vollero garantire le libertà tradizionali facendo della Costituzione una legge superiore a quelle approvate dal Parlamento per evitare che con una legge ordinaria si potessero diminuire o violare i diritti assicurati dalla Costituzione ricchi di significato etico, politico, giuridico risiedente nel popolo, con un preciso richiamo ai diritti inviolabili, ai principi di uguaglianza e di solidarietà nei rapporti internazionali, alla indipendenza e sovranità della Chiesa Cattolica.

I “Padri” della n/s Costituzione nel riconoscere l’esistenza dei diritti inviolabili dell’uomo ed il valore della dignità umana, incontrarono Cattolici, Liberali laici ed i leader dei Partiti di ispirazione marxista.

Il Testo Costituzionale ha fissato, in direzione originale, il proprio umanesimo costituzionale fissando obiettivi ancora oggi validi e nella prima parte ha “guardato lontano” e nella seconda, quella relativa all’Ordinamento dello Stato ha subito revisioni nel tempo.

Oggi 2016 l’Italia è ad un tragicomico bivio : si o no ad un Referendum Costituzionale che avverrà il 4 dicembre p.v. !

Tutti sappiamo che i Referendum sono uno strumento di democrazia e di partecipazione diretta, ma presuppongono che gli elettori siano consapevoli sulla natura dei requisiti proposti e quindi il cittadino è “chiamato” ad esprimere con il voto il rapporto etico-sociale, mantenendo l’istituzione repubblicana.

Non vogliamo entrare nel merito del testo referendario proposto, ma domandare e domandarci : ma da quando in qua si è tenuto conto del volere del popolo espresso nei numerosissimi referendum voluti fortemente dalla Politica ? Ma quanto ci sono costati ?

Ma quanti Ospedali, Case di Riposo, Strade o quant’altro si potevano costruire con quelle inutili spese ?

Ed ora dovrebbe essere il popolo a sciogliere la  “matassa” che è compito del Parlamento ? Ma non ci sono, forse, altri problemi urgenti e prioritari che interessano anche il popolo povero, il mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza ?

La vitalità della Costituzione Italiana dipende dalla lealtà dei cittadini e dei Politici nell’osservare i principi fondamentali e dalla disposizione a collaborare per realizzare, al di là delle diverse fasi storiche incorporati in una Carta Costituzionale, che ha voluto dare all’Italia un volto ed un valore profondamente umani e non interminabili liti, con le quali non si va da nessuna parte !

 

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