Terremoto in Centro Italia: la diretta. Quattro forti scosse, tutte oltre magnitudo 5. Chiusa metropolitana a Roma

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L’epicentro della prima scossa era vicino a Montereale, tra L’Aquila e Rieti. Crolla definitivamente il campanile di Amatrice, dove ci sono due metri di neve. Rischio valanghe nelle Marche, dove le scuole sono state evacuate come in Lazio e Umbria. Curcio (Protezione civile): “Situazione complicata”. Sismologo: “Mai vista una serie come questa”. Mamma e bambino estratti vivi dalle macerie

di | 18 gennaio 2017

L’Italia centrale torna a tremare: una serie di scosse molto forti, quattro finora, sono state avvertite dal Molise alla provincia di Rimini – Roma compresa – e in particolare al confine tra il Lazio e L’Abruzzo, dove molte aree sono coperte da oltre un metro di neve, in alcuni casi – come ad Amatrice – anche due. Continua a scendere da oltre 36 ore in diverse aree, con un elevato rischio valanghe. La prima scossa, alle 10.25, è stata di magnitudo 5.1: da allora ne sono seguite decine. Alle 11.14 e alle 11.26 ne sono state avvertite altre di intensità 5.3 e un’altra stimata di magnitudo 5.1 intorno alle 14.33. Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell’arco di tre ore “è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato”, a dirlo all’Ansa è il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Intanto il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha annunciato di aver mobilitato il Genio di stanza al Sud e a Bologna per assicurare massima assistenza di mezzi e uomini

L’epicentro della prima, a dieci chilometri di profondità, era tra Capitignano, Campotosto (entrambi in provincia de L’Aquila) e Amatrice (Rieti), comune gravemente colpito dal sisma del 24 agosto. E dove questa mattina è crollato quello che rimaneva del campanile di Sant’Agostino, già danneggiato dal terremoto della scorsa estate. Montereale è il Comune più vicino all’epicentro: lì, spiega il sindaco Massimiliano Giorgi, “la situazione è critica. C’è il terremoto, c’è la neve. C’è difficoltà nei soccorsi perché la statale 260 dall’Aquila è bloccata per un autotreno di traverso”. Rispetto ai capoluoghi e a Roma, la scossa è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell’Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale. Quella delle 14.300, invece, aveva epicentro nella provincia di L’Aquila a 3 chilometri dal comune di Barete e a 5 chilometri dai comuni di Pizzoli, Cagnano Amitero e Capitignano.

“Gente scava per scappare” – Le condizioni meteo ostacolano il lavoro di vigili e protezione civile e tante frazioni a causa della neve risultano irraggiungibili (leggi). “È una situazione abbastanza complicata ha detto a Skytg24 il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio – Stiamo ricevendo i ritorni dal territorio, ovviamente il sisma è stato avvertito in maniera chiara su tutta la parte centrale fino alla Capitale. Al termine delle verifiche potremo dire se abbiamo avuto situazioni particolarmente difficili o meno. In quella zona sta nevicando ormai da diverse ore, in maniera ininterrotta, e continuerà a nevicare ancora per le prossime ore”.

Un bambino e la sua mamma rimasti sepolti sotto le macerie di una abitazione crollata per le nuove scosse di terremoto a Castiglione Messer Raimondo in provincia di Teramo, sono stati estratti vivi dai vigili del fuoco. Per ore c’è stata grande preoccupazione ad Arquata anche per 3 allevatori che risultavano dispersi ma alla fine sono stati rintracciati, mentre ci sono stati crolli a Campotosto, Aringo e Poggio Cancelli. Situazione problematica anche per il bestiame, visto che le tensostrutture usate come stalle hanno il tetto appesantito dalla neve, e potrebbero aver ceduto. La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura per le scosse e carabinieri e forestali riferiscono che la terra “batte in continuazione e la gente ha paura”. Le forze dell’ordine, invece, stanno requisendo i trattori dei privati nell’Aquilano per liberare le strade. In Lazio, Marche e Umbria le scuole sono state evacuate e a Roma chiuse le linee della metropolitana A e B. Nelle zone terremotate, nei comuni di Amatrice e Accumoli, si sono verificati alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice che ha ceduto in seguito alla scossa. Tutte le stazioni dell’A24 sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni

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