Ma cosa è la Politica, come e dove si indirizza senza i Cattolici?

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Dopo il “ventilato tramontato ”Partito Unico dei Cattolici”, esistono ancora, in questa Torre di Babele dove è caduta l’ Italia, Politici e Movimento Cattolico ?

La gente si domanda se sono vere quelle notizie sulle lezioni politiche anticipate, quale ruolo avranno i Cattolici ? ed ancora se vi sono dei Politici che si ispirano ai valori cristiani, sono presenti nei vari schieramenti Politici ? Certamente che ci sono, ma ci chiediamo quale potrebbe essere il loro ruolo, il loro contributo, il loro apporto alla vita sociale, politica di questo martoriato Paese dove ci si considera stranieri nella n/s Patria ? Quello che potrebbe avvenire, con lo scioglimento del Parlamento, la sospensione di ogni attività Legislativa, dando origine ad una rincorsa al “potere” da parte di nuovi Movimenti, Formazioni, Partiti Politici, ( che nascono come i funghi !), quando un sano bipolarismo si rende necessario per garantire una solida governabilità, in assoluto rispetto democratico .Non è fare politica, ne siamo molto lontani, comunque quale cittadini possiamo commentare per dovere etico e responsabile, constatare, dal fatto incontrovertibile, che l’Italia necessita di una Politica incarnata in soli due grandi schieramenti politici, che potrebbero originare un Governo stabile e quando la governabilità diventa “impossibile”, si deve avere la possibilità con leggi elettorali civili di ricorrere all’altro schieramento, come vige in quasi tutte le democrazie !

La consistenza politica di oggi 2018, funziona in modi assai diversi secondo il numero e la distanza ideologica dei Partiti che in un regime democratico influenzano profondamente nella vita delle Istituzioni e dove risultano Leggi Elettorali ispirate ad un proporzionalismo che ha pochi riscontri nei Paesi democratici con un numero di abitanti simili al nostro. Questo spiega perché mentre la prima parte della n/s Costituzione è valutata positivamente da tutte le componenti politico-sociali del n/s sistema, invece la seconda parte è soggetta a critiche e proposte di modifica ( abolizione del Senato, nuovi criteri per l’elezione del Capo dello Stato, mutazione della legge elettorale ) .Immettendo nell’arena politica nuovi Partiti, Movimenti, Espressioni Politiche, è da ben 70 anni ( dal 1 gennaio 1948) che abbiamo avuto ogni sorta di Partiti che hanno dato, più o meno, una non efficiente governabilità della n/s Organizzazione Costituzionale, riducendo la possibilità dell’intervento dei cittadini nelle elezioni politiche ed amministrative e trasformando sempre più da voti di investitura in voti di indirizzo.

I gravi problemi che colpiscono alcune fasce sociali e come sempre le più deboli, debbono sobbarcarsi in silenziosa sofferenza quali “cittadini stressati”, per fortuna non “sudditi”, dove “azzeccagarbugli” hanno orecchie solo per sentire il tintinnio delle “valute”, non delle manette, che possono mettere nelle loro tasche, occhi per “anomalie morali” e soprattutto “colpiti” da una sordità incredibile. Non si può con un dito oscurare il sole, vale dire non si può andare avanti con il sistema elettorale usato fin oggi, occorre, direi è necessaria, una nuova legge elettorale che non è  stata possibile adottare da svariati anni !

Non bisogna dimenticare che altissimo è stato il contributo offerto sul piano culturale e giuridico dai cattolici per una corretta definizione dei rapporti sociali dopo la guerra 1940/1945 in un atto, la Costituzione, di pacificazione dettato dall’esigenza di non introdurre motivi di conflittualità nel difficile momento della ricostruzione .  Ora in un momento dominato dalla sfiducia, criticità, incertezza, crisi economica, dove i toni della politica e della socialità si fanno sempre più aspri e privi di valori morali, onesti, autentici, chiari, dove si è chiuso un “ciclo politico” che ha portato ridotti traguardi significativi, si è aperto un “ nuovo scenario ”,( non camaleonte adottato anche con la scusa di dichiararsi cristiani ), che tende ad avere i colori diversi a secondo delle condizioni che si trova nel Paese, è anche compito dei cattolici, quali cittadini, di difendere i valori morali non negoziabili per ridare alle necessità della gente quella sovranità, ordinamento originario, che appartiene al popolo onde rimuovere i vari problemi fin’oggi totalmente trascurati ( art.1° Costituzione).

La vita di ciascuno di noi è sottoposta a tempi molto veloci e frettolosi, una “circolazione culturale e sociale intensa, nervosa, attanagliante che si svolge in agitazione nelle n/s città e nei n/s paesi, dove troviamo giovani troppo nervosi depressi scontenti senza lavoro, dove ora anche adolescenti uccidono o vengono uccisi per un nonnulla, dove insistono anziani incompresi ed abbandonati, dove l’omicidio o il suicidio in famiglia è “moda” imperante, dove neonati vengono lasciati sulle strade o nei cassonetti della spazzatura, dove nuclei familiari sono comunque in continua agitazione, dove si cerca di “scalzare” i cittadini dalle loro abitazioni ed introdursi quali padroni, dove gli stupri sono molto ricorrenti, dove la immoralità è diffusa, dove vivono corrotti, corruttori e corruzioni et similia ! ( la lista è molto lunga !) . Questo è, purtroppo, il mondo che in parte riscontriamo quotidianamente, mentre “fuori le mura domestiche ed a volte anche dentro”, impera un mondo effimero, sfiduciato, vuoto ! La democrazia, governo di popolo, è tale quando svolge le sue funzioni, quando vengono eliminate quelle reali disparità che rendono efficiente il diritto positivo, ”fuori” da quelle esteriorità, da quel “mondo”, in parole povere in libertà e non in libertinaggio .

Il mondo civile e quello cattolico è tra due fuochi ! Bisogna uscirne fuori !In analisi quello che dovrebbero dare i Politici Cattolici nella loro qualità anche di cittadini attraverso quel mandato ricevuto o imposto fin’ora e che concede la legge elettorale, è quello di sostenere una politica che promuova la persona, la sua dignità, il suo rispetto, soprattutto nella famiglia nel suo insieme fondata sull’uomo e la donna, la giustizia e la rinuncia al dominio ed alla oppressione, la difesa della vita umana “dal concepimento alla morte naturale”, in somma di quei principi non negoziabili verso i quali si indirizza il comportamento dei Cattolici nella vita politica. Dobbiamo compiere una riflessione che non è per sostenere le ragioni di questo o quello Schieramento Politico, ma per delineare principi per fare una vera Politica.

I gravi problemi che colpiscono alcune fasce sociali e come sempre le più deboli, debbono sobbarcarsi in silenziosa sofferenza quali “cittadini stressati”, per fortuna non “sudditi”, dove “azzeccagarbugli” hanno orecchie solo per sentire il tintinnio delle “valute”, non delle manette, che possono mettere nelle loro tasche, occhi per “anomalie morali” e soprattutto “colpiti” da una sordità incredibile. Ripeto quello per i cristiani, non solo è per loro, ma resta un servizio al prossimo e la Politica dovrebbe essere, impegno per la giustizia, per il bene comune, per il rispetto delle persone e dei loro diritti .

Dobbiamo tutti riconoscere che negli ultimi anni non sempre le “cose” sono andate con la scomparsa delle ideologie, ma questo ha reso evidente il diffondersi della corruzione “fuori” da ogni concetto di Governo della res pubblica, tranne qualche eccezione. Si introducono spesso le lobbies, che non sono alla base dell’Ispirazione Cristiana, come  la corruzione, la concussione ed ogni reato contro l’uomo mentre compito della politica è impegnarsi per costruire almeno il bene di tutti . Da qui si può e si deve ripartire per i cambiamenti e le risposte di cui la n/s Italia  ha bisogno : ad esempio, per una scuola che non sia a perdere, per un welfare che garantisca servizi e non elemosine, la promulgazione di leggi utili, per le infrastrutture necessarie, per il lavoro che non c’è, per una legalità, per una maggiore diffusa responsabilità che passi dalla quotidiana testimonianza di chi sarà chiamato a rappresentare il Bel Paese .

«Il vero potere è il servizio», ha ammonito Papa Francesco( 21 maggio 2013 Santa Marta ) .

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza !”

Previte

 

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