Dopo di noi: per la prima volta in Italia approvata legge a favore di disabili gravi privi di sostegno familiare

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Martedì 14 giugno, con 312 voti favorevoli, 64 contrari e 26 astenuti, è stata approvata dalla Camera la legge “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Pur salutato abbastanza positivamente dalle associazioni che si occupano del “dopo di noi”, il provvedimento è atteso ora alla prova dei fatti, a livello territoriale

15 giugno 2016

Gigliola Alfaro disabilità

Finalmente è legge. Martedì 14 giugno, con 312 voti favorevoli, 64 contrari e 26 astenuti, è stata approvata dalla Camera la legge “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”.

 La legge istituisce “il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. La dotazione del Fondo è determinata in 90 milioni di euro per l’anno 2016, in 38,3 milioni di euro per l’anno 2017 e in 56,1 milioni di euro annui a decorrere dal 2018”.

Ancora qualche perplessità.

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Un primo passo, ma non basta. “Finalmente è arrivato il provvedimento ed è un fatto buono per iniziare ad aiutare alle famiglie dei disabili, ma il fondo previsto dalla legge appena approvata, a mio avviso, non è sufficiente. Ai disabili non bastano elemosine, anche perché per rispondere alle esigenze dei disabili sono necessari molti soldi”. Ad affermarlo è Franco Previte, presidente di “Cristiani per servire“, che ricorda di essere stato il primo a chiedere, con l’Opera don Orione e don Guanella, attraverso una petizione al Governo, datata 7 ottobre 1998, un intervento sul dopo di noi. Previte avanza anche qualche perplessità sul fatto che la legge sia stata approvata “a ridosso” della nuova tornata elettorale. Per il presidente di “Cristiani per servire”

occorre sempre “sostenere prima di tutto le famiglie”.

Di qui una domanda: “Se il provvedimento è per disabili grave privi di sostegno familiare, cosa s’intende per disabilità grave? Mi pare essere una discriminazione, anche perché ci sono provvidenze economiche per ogni tipo di disabilità, pur restando sempre ‘miseri’ rispetto alle necessità”. Quindi “anche se la legge è buona, non credo sia gradito dalle famiglie”.

Agenzia di Stampa della CEI ( Conferenza Episcopale Italiana )

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