Festa di San Matteo (I secolo dc), Apostolo ed Evangelista

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Detto Levi e chiamato da Gesù a seguirlo, lasciò l’ufficio di pubblicano o esattore delle imposte e, eletto tra gli Apostoli, scrisse un Vangelo, in cui si proclama che Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo, ha portato a compimento la promessa dell’Antico Testamento.

Nel Nuovo Testamento sono molti i racconti di sordi e muti, resi tali dalla possessione diabolica, e guariti da Gesù Cristo. Alcuni ce li racconta San Matteo.“Gli fu presentato allora un indemoniato cieco e muto; e lo guarì in modo che parlava e vedeva; tanto che il popolo tutto, pieno di meraviglia, diceva: -Non é costui il figlio di Davide?-” (Mt. 12, 22ss).

Un secondo miracolo lo riporta ancora S. Matteo; è operato da Gesù dopo la guarigione dell’emorroissa e dei due ciechi:

“Dopo la loro partenza gli presentarono un muto indemoniato. Cacciato via il demonio il muto parlò, cosicché le turbe piene di ammirazione andavano dicendo: “Non s’é mai visto nulla di simile in Israele!”. (Mt. 9, 32ss)

A questi due primi miracoli si aggiunge la guarigione del lunatico, narrato dai tre Sinottici, che san Marco (9,14ss) dice sordo e muto, San Matteo (17,14ss) lunatico ed epilettico, San Luca (9,37ss) dice essere figlio unicoSi incontrano però anche sordi e muti autentici. Di questi parla S. Matteo quando racconta il viaggio di Gesù nei territori di Tiro e Sidone:

“Gesù abbandonò quei luoghi e venne presso il mare di Galilea: e salito sopra il monte si pose a sedere. Subito gli si accostarono molte persone che avevano con sé muti (sordi), ciechi, zoppi, storpi e molti altri malati e li deposero davanti a lui ed egli li guarì, tanto che la folla restò meravigliata vedendo i muti parlare, gli zoppi camminare, i ciechi vedere ed essa ne dava gloria al Dio d’Israele” (Mt. 15, 29-31).

P. Vincenzo Di Blasio

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