Ascolto con gli occhi, parlo con le mani

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Nel nostro Paese, ci sono tante persone che vivono un deficit più o meno grave dell’udito. “Il modo di vivere dei sordi è identico a quello di ognuno di noi, tranne per una cosa: mentre noi veniamo stimolati costantemente e in mille modi, loro vengono isolati”, spiega Michela Dolce, interprete della Lingua dei segni italiana (Lis).

23 gen 2018

Si tratta soprattutto di isolamento relazionale perché gli udenti non sanno come comunicare e così i muri per le persone sorde diventano invalicabili “mentre sono rare le occasioni in cui vengono loro offerti dei ponti” precisa M. Dolce.

Per iniziare a superare questi ostacoli, il Ministero Avventista in favore dei Sordi (Mas) ha iniziato da alcuni mesi, a Milano, un corso Lis per udenti.

“La Lingua dei segni è una vera e propria lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo” afferma M. Dolce, docente del corso milanese “Essa è utilizzata dalla comunità dei ‘segnanti’, a cui appartengono in maggioranza le persone sorde. Le persone udenti che sono capaci di dialogare in questa lingua e che ricoprono una posizione lavorativa rivolta al pubblico, come ospedali, uffici postali, banche, edicole, ecc., sono pochissime. Anche in questo caso infatti, l’accessibilità per i sordi a questo tipo di servizi risulta davvero limitata: tocca a loro adeguarsi e farsi comprendere”.

Al corso del Mas partecipano circa 50 udenti che, al termine della formazione, saranno in grado di favorire un’inclusione reale delle persone sorde nella società e nella chiesa. Il progetto è supportato da Adra Italia (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), dall’Unione italiana delle chiese avventiste e dalla Regione Intereuropea della chiesa.

“Si sta lavorando anche con la musica”, aggiunge M. Dolce, “per permettere anche ai sordi di vivere le emozioni più intense che questa può esprimere. Inoltre si mira alla realizzazione di iniziative ricreative, creative, aggregative, per adulti, giovani, ragazzi e bambini. Infatti si è aperta una collaborazione con gli scout Aisa, per stimolare bambini e ragazzi a imparare la Lingua dei segni e permettere ai coetanei sordi di vivere attività come lo scoutismo”.

Le idee sono veramente tante in un ambito nuovo per la Chiesa avventista in Italia: seminari formativi rivolti alle persone sorde, su temi quali la famiglia, la coppia, la salute, ecc; produrre materiale video di vario genere.

Inoltre, a Milano, ogni lunedì sera, un gruppo di sordi si incontra per scoprire la Bibbia.
“È un’esigenza espressa da loro stessi” conclude la giovane interprete Lis “perché vogliosi e affamati di capire e approfondire la Scrittura, di cui hanno una conoscenza solo parziale e superficiale. Infatti questa è la risposta alla naturale necessità dell’essere umano di dare un senso alla propria vita, e scoprire di più sulla misura di fede che ognuno di noi ha dentro di sé”.

(Fonte: AdraNews)

http://news.avventisti.it/

 

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