Dimitris Lambrianides, presidente dell’Organizzazione paraplegici di Cipro, è il cervello all’origine di Ermis II, un progetto finanziato dalla politica di coesione europea che consente alle persone con mobilità limitata di approfittare della spiaggia e del mare come chiunque altro, in particolare grazie a una carrozzina anfibia.

di Aurora Velez

Dimitris considera la disabilità una situazione artificiale, dovuta al fatto che il nostro ambiente non è accessibile a tutti. Se lo rendessimo accessibile, inclusivo, la disabilità non esisterebbe. Ermis II onora l’accessibilità in quanto diritto umano.

“Viviamo in un’epoca in cui non sono le disabilità che contano, ma le abilità – osserva. – Dobbiamo offrire alle persone disabili infrastrutture che consentano di sfruttare al meglio le loro abilità. Devono partecipare alla vita di tutti i giorni, perché la loro partecipazione aiuterà la società a migliorare”.

Ma Ermis II non si rivolge solo a paraplegici o disabili a vita, spiega: “Ci fa piacere che l’infrastruttura per persone con gravi disabilità motorie sia utile agli anziani, alle donne incinte e alle persone con infortuni temporanei, e ci fa piacere vedere persone che se ne servono e persone che si rendono conto quest’infrastruttura migliora la qualità di vita di tutti”.

Un progetto che dà grandi soddisfazioni: “Uno dei momenti più importanti è stato quando una persona disabile mi ha detto che era la prima volta, che non era potuta andare in spiaggia da quando era diventata disabile – racconta Dimitris -. Mi ha fatto estremamente piacere sentire che questa persona poteva godersi di nuovo la spiaggia. Pensiamo che sia estremamente importante che grazie a questa macchina una persona paraplegica possa andare in spiaggia da sola, uscirne e tornare a casa senza dipendere da nessuno. L’autonomia è molto importante per le persone disabili”.

 

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