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La disabilità sembra stia pian piano diventando una “colpa” così grave da meritare la pena di morte, mediante leggi pro morte come quelle su aborto ed eutanasia.
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“L’Alta Corte del Punjab e dell’Haryana (PGIMER) in India ha recentemente concesso a una coppia di Chandigrah il permesso di abortire il loro bambino di 25 settimane a causa di un difetto congenito“. Ma la potenziale o sicura sofferenza di un bambino con un difetto congenito dopo la nascita non rende “giusta” la sua eliminazione.
Chi soffre ha bisogno di cure, non della morte.
Fonte: Live Action