Il Ministero della Salute etiope ha ufficializzato l’uso della piattaforma tecnologica Leap. Con questa, in Kenya, sono già stati raggiunti oltre 50mila operatori sanitari e 1,8 milioni di persone. In Zambia vengono diffusi materiali in braille e si lavora su messaggi nella lingua dei segni

I numeri sembrano contenuti ma Amref non abbassa la guardia. L’organizzazione sanitaria africana, consapevole anche delle ricadute economiche e sociali, continua ad operare con progetti innovativi e partnership di rilievo: dopo l’uso di Leap da parte del Governo del Kenya, ieri l’annuncio del Ministero della Salute etiope.

Stando ai dati del 18 maggio sono 53 gli Stati africani colpiti dal Covid19, per un totale di 84mila contagi 2,7 mila decessi. Secondo i dati offerti dal Dr. Githinji Gitani, Direttore Generale di Amref Health Africa – in un incontro a Nairobi, tenuto la scorsa settimana – le statistiche degli ultimi giorni indicano un tasso di crescita dei casi del 3.6% nel continente africano, e 6.7% in tutto il mondo. Inoltre, il Global CEO di Amref Health Africa ha offerto un’analisi della curva dei contagi nel continente, dichiarando che, secondo l’andamento degli ultimi mesi, entro il 15 di giugno si stimano 103.000 casi totali, circa 6.350 decessi, e circa 4.150 ospedalizzazioni.

“Leap”, la piattaforma mHealth, progettata in Africa, per l’Africa è una soluzione di apprendimento mobile per la formazione di operatori sanitari (CHW) e, secondo i dati offerti da Carolyne Wanyonyi, per mezzo di questa piattaforma, ad oggi, Amref è riuscita a formare 54.640 operatori sanitari e a raggiungere circa 1.800.000 di persone, grazie alla rapida ed efficace divulgazione di informazioni. Inoltre, si prevede l’aggiunta di un sistema di geo-localizzazione in modo tale che, tramite la piattaforma, si avrà modo di rintracciare i CHW, scoprire dove si trovano gli impianti per il lavaggio delle mani, le strutture sanitarie e le aree sensibili da evitare.

Nell’ambito del piano di preparazione e risposta del governo etiope al COVID-19, il Ministero della Salute dell’Etiopia (MOH) ha lanciato una nuova piattaforma di formazione tramite telefono cellulare per operatori sanitari in prima linea. Il MOH, in Etiopia, ha collaborato con Amref Health Africa per avviare la formazione in tutto il Paese, raggiungendo migliaia di operatori sanitari. Tutti coloro che saranno coinvolti nella formazione, verranno formati in un mese e attivamente impegnati nella prevenzione e nel controllo di COVID-19. In futuro, questa piattaforma continuerà ad essere utilizzata per la formazione e la divulgazione di informazioni, in ambito sanitario, anche se non legate a COVID-19”. Continua nella sua lettera il Ministro “grazie a Leap, gli operatori coinvolti nella formazione, leggono testi generati automaticamente, interagiscono con i messaggi audio e possono condividere le proprie conoscenze con amici e colleghi, attraverso l’utilizzo di chat di gruppo e con la possibilità di comunicare sempre e ovunque, utilizzando i propri dispositivi mobili – cellulari o smartphone. Ciò consentirà loro di identificare e riferire casi sospetti, nonché di prevenire possibili trasmissioni.

Recentemente è anche stata pubblicata da Amref una ricerca sui giovani i dati mostrano che tra il 30 aprile e il 5 maggio sono stati intervistati 2.153 giovani in 47 contee del Kenya. Secondo la ricerca la conoscenza dei sintomi e delle pratiche di prevenzione COVID-19 è elevata, con circa il 90% dei giovani in grado di identificare correttamente almeno tre sintomi. Secondo l’indagine il COVID-19 ha significativi effetti negativi sulla salute mentale e sullo stato economico e sociale dei giovani. Quasi un terzo (27%) è stressato, e il 30% ha riferito di “vivere nella paura”. Circa il 12% ha riferito un aumento del crimine nel proprio quartiere, il 50% ha registrato una significativa riduzione del reddito e il 22,9% degli occupati ha riportato una perdita completa dei posti di lavoro. Inoltre, il 34% ha registrato un aumento delle spese domestiche e il 33% ha registrato un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.

Un ulteriore argomento affrontato è stato l’impegno di Amref Health Africa in Zambia. Amref ha collaborato con il Ministero della Salute per la realizzazione e la stampa di 3.000 materiali IEC (Information, Education and Communication) riguardanti il COVID-19 per le persone con disabilità visive. Il materiale IEC è stato stampato in braille, con lo scopo di educare e diffondere informazioni su COVID-19 ai non vedenti. Ciò darà la possibilità alle persone interessate di avere accesso e comprendere le misure di sicurezza da implementare e le informazioni necessarie riguardanti la diffusione del Coronavirus. Questo perché la mancanza di informazioni espone a un rischio maggiore di infezione.

 

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