Cinque ore di coda per il tampone: “Io disabile, ecco la mia odissea”

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PALERMO – Ha dovuto attendere per 5 ore sotto il sole e le alte temperature nell’interminabile serpentone di auto in attesa fin dall’alba al drive-in della Fiera del Mediterraneo di Palermo. Quando Giuseppe Incandela, 66 anni, invalido con ben 9 patologie certificate, ha provato a chiedere se ci fosse una fila alternativa per invalidi e disabili si è sentito rispondere: “Rispetti la fila come tutti gli altri”.

Un’umiliazione per lui, che non ci sta ad essere definito un ‘furbetto della fila’. “Ho provato in tutti i modi a contattare il dirigente medico responsabile del drive-in, ma non c’è stato niente da fare. Tra l’altro, gli invalidi in fila eravamo davvero pochi: una decina compresa una donna incinta che ha atteso per ore il proprio turno. Avevo paura che partorisse da un momento all’altro in mezzo alle auto”.

Neanche l’intervento dei carabinieri è riuscito a risolvere il problema. Alla Fiera tutti devono rispettare il proprio turno. “In tutti gli uffici pubblici e le aziende sanitarie, invalidi e disabili hanno la precedenza – racconta -. Mentre ero in coda in attesa del tampone ho chiesto di poter anticipare il turno perché non posso rimanere per molto tempo seduto in macchina. Ma non c’è stato nulla da fare”.

Mercoledì mattina la coda era più lunga del solito. Il traffico è rimasto paralizzato per ore, prima che i cancelli d’ingresso venissero chiusi anticipatamente alle 10:30 per via dell’allerta caldo della protezione civile. Quasi tutti quelli che si mettono in fila per un tampone lo fanno perché non vaccinati e molti attendono l’esito negativo per ottenere l’agognato Green pass valido 48 ore.

“Capisco che siamo in un periodo di difficoltà generale e che i medici lavorano ininterrottamente per il nostro bene, ma spero che ciò che accaduto a me ieri mattina non si capiti più ad altri disabili o invalidi”, racconta ancora.

Il commissario per l’emergenza Covid di Palermo, Renato Costa, ci tiene a precisare: “Purtroppo con la modalità drive-in è impossibile fare una fila alternativa per le categorie più fragili. Significherebbe creare una doppia fila di auto. Materialmente impossibile da fare. Siamo una delle pochissime strutture aperte anche a Ferragosto, garantendo circa 800 tamponi giornalieri”.

 

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