Quanto e quando la Politica è lontana dalla realtà!

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Le fiabe, come quelle dei Fratelli Grimm, Andersen, Charles Perrault tratte dalla tradizione popolare per far sognare ad occhi aperti i bambini, con un sottofondo di dolce moralità, ricche di personaggi fantastici, di magici avvenimenti, di racconti armoniosi, ideati per intrattenere e divertire l’infanzia ormai incredula .

Racconta la fiaba di un autore sconosciuto di un orologio che non funzionava, con un meccanismo disfunsivo, che non aveva la forza di far girare le lancette a causa di un esaurimento nervoso dovuto al ticchettio effettuato durante l’anno, insomma di un indebolimento infinito, verace, esclusivo .  

Infatti calcolando due ticchettii al secondo, 120 al minuto, 7200 l’ora, 172.800 al giorno e 1.209.600 ogni settimana, lo stesso orologio si ravvide, considerando che per 12 mesi successivi avrebbe dovuto ticchettare quasi 63 milioni di volte, tutto questo lo fece diventare ansioso, nervoso, depresso, tanto da fargli venire un esaurimento nervoso e ricorrere allo Psichiatra . Lo stesso Medico chiese all’orologio quanti ticchettii facesse nel tempo e questi rispose uno alla volta come è normale, restando assicurato che procedendo con questa sistema se la sarebbe sempre cavata. E l’orologio continuando a battere secondo questo ritmo, fu felice, contento e tale da essere in salute e divertire i piccoli .

Ora nella vita quotidiana del nuovo Parlamento uscito dalle “ elezioni politiche 2018 ”, a quanto pare e nemmeno per assurdo, il presente è incerto, irrealizzabile, mentre il futuro non è considerato impellente urgente importante ed il programma elettorale esibito con tanto fervore resta inerme, augurando non sia così, ma solo parole come nel “Paese delle Meraviglie” dove almeno nel sogno si trova la giusta misura della realtà. Possibilmente si usa rinviare il peso delle responsabilità del non aver “fatto” qualche cosa ad un passato nullafacente e restando per il momento privi di ansia per il domani,  seguendo le “orme” dettate dalla vita beata, continuando a procedere il “ticchettio della vita” con quella “fede” come hanno insegnato i “Poteri Pubblici” passati : una specie di lavarsi le mani come Pilato !

In questo inizio di vita Politica, col P maiuscolo secondo Papa Francesco, forse come l’orologio di cui sopra, si passa e si procede con quei battiti uguali, con quel “tran tran” che non considera esistere priorità, urgenze, necessità, anzi confermando di essere vivi per risolvere domani, non oggi, quello che oggi è urgente : una specie di dire “campa cavallo che l’erba cresce”, oppure come quel “rituale” di antica data che circola nel Belpaese che sa di colono, contadinotto, pastore, allevatore di bestiame al brado, in una parola : bestie  ! Comunque “il non fare” é’ un favore concesso dal fato, cioè da quella forza ignota superiore a tutto, che concede tempo in attesa che la soluzione di “ogni cosa” sia nel futuro in coloro che arriveranno dopo a gestire la res pubblica .

Allora il meglio per i cittadini è davanti ? Forse ! comunque il peggio resta, in quanto quello che non avviene oggi, non dà certezza dell’avvenire e se oggi si è dominati dalla paura e dall’incognito allora il meglio è dopo Dice un mio amico : abbiamo bisogno di onesti Rappresentanti del Popolo in Parlamento, di capaci Governanti, di Sacerdoti non dipendenti della Chiesa, tutti pieni di fervore per una giusta politica e per il bene di tutti . Amministrare ( parola magica incompresa ! ) è il credo della buona Politica, che significa prevedere, come il buon padre di famiglia che se non amministra bene non ha una buona famiglia .

Lo sviluppo di ogni cosa si dovrebbe orientare verso una forma fondata sulle capacità di generare quel bene comune ( parola strausata e poco osservata!) e riprodurre nuove forme di apertura alla vita ed alle generazioni future.  La produttività del capitale umano, non è come l’orologio depresso ansioso nervoso che segna i tempi, ma comporta relazioni in cui l’uomo realizza la propria umanità con “ l’essere con l’altro ”, mobilitando risorse intellettuali e sociali indispensabili per ogni connivenza civile, per il rilancio dell’economia, della sicurezza, del lavoro che in questo Belpaese è veramente al nulla, fatto salvo quello che interessa ciascuno di noi .

Si devono realizzare quelle “cose” promesse, ampiamente diffuse nei Programmi Elettorali e da tutte le parti “politiche”, né ingannare o carpire la buona fede dei cittadini .

Sono le priorità umane che necessitano, l’applicazione del buon senso, la capacità di capire le “cose” piccole ed “altre” che non vogliamo elencare per non turbare il ritmo dei “ ticchettii “ della vita Politica che possono produrre depressione o malattie neurologiche .

L’opinione pubblica anela ad una semplice cosa : la serenità, la sicurezza, il rispetto della persona umana, di ogni persona e non altro, insomma il rispetto di “cose” reali, altrimenti si è costretti a pensare come il Poeta inglese, “Il silenzio è la più bella espressione del disprezzo “.

 

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !

 

Previte

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