Lingua dei segni in Sportello Unico, La Cava: Fondamentale perché disabile sia autonomo nel disbrigo pratiche

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Uno sportello unico al Comune di Messina per i soggetti affetti da sordità per far sì che le pratiche amministrative e di servizio pubblico non debbano significare una barriera tra gli impiegati e la disabilità.

A rinverdire e far progredire la concezione di offerta di competenze a Palazzo Zanza sono stati i consiglieri comunali Alessandro La Cava e Rita La Paglia che oggi, in V Commissione Sanità e Ambiente, hanno stabilito una sintonia nel proporre l’istituzione di questa attività. Nella realizzazione sono soltanto necessari degli operatori allo sportello in grado di parlare il linguaggio dei segni.

“È strano che non si sia ancora pensata una delicatezza del genere nei confronti degli ipoacustici con un’Amministrazione che fa del suo cavallo di battaglia l’aiuto proprio agli ultimi e agli individui più vulnerabili – commenta La Cava -. Ho incitato il Presidente della VI Commissione La Paglia ad introdurre questo tema all’ordine del giorno della prossima seduta. Sarebbe un’idea interessante fornire a questi diversamente abili la possibilità di recarsi ad uno sportello dove ci sia un addetto qualificato che li capisca, anche una persona che presenti la stessa ‘caratteristica’ e che in nessun caso faccia diventare un handicap la semplice richiesta di rilascio di un certificato. In tal modo, chi è sordomuto (che poi, nella realtà e nella maggior parte dei casi, possiede l’uso della parola mentre la disabilità si ferma all’udito) non avrebbe alcuna ragione di trovare un accompagnatore per comunicare con Palazzo Zanca per le banali istanze di un cittadino”.

Nei palazzi o dipartimenti amministrativi, nulla si dovrà mai frapporre nel disbrigo pratiche di un utente che “abbia tutti i sensi funzionanti o meno”. Questo per estremizzare il concetto ma è corretto che ci sia un trattamento interpersonale equiparato e senza discriminazioni e che le politiche sociali, per prime, sospingano ad alimentare l’autonomia del disabile. Ci sono già fin troppi ostacoli architettonici e strutturali. Togliamo e liberiamioci di quelli logistici agli sportelli pubblici che dovrebbero corrispondere ad un’agevolazione per chiunque

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