Lettera ai consiglieri comunali nisseni e gelesi

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Lettera aperta ai Consiglieri Comunali di Caltanissetta e di Gela, nei mesi scorsi siamo stati invitati nei Consigli Comunali su iniziative da parte di taluni Consiglieri di diversi gruppi politici che ci hanno dato il pieno sostegno per approvare delle mozioni al riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) e per servizi alle persone con disabilità uditiva come l’abbattimento alle comunicazioni; ma finora non abbiamo ricevuto risposta da codesti signori rappresentanti. Siamo in attesa delle risposte per far funzionare le accessibilità ai cittadini sordi (e prego i giornalisti a non scriverci “non udenti”).

Dottor Amico Antonio – LETTERA 201707201151

Per cui i servizi sono quelli di avere un interprete LIS negli uffici comunali come URP o quella delle notizie con finestrelle in LIS (lingua dei segni italiana) sui siti web istituzionali dei diversi Comuni (o in alternativa a quella dell’ex Provincia Regionale di Caltanissetta), per cui noi dell’ENS (Ente Nazionale per assistenza, protezione e tutela dei Sordi) della sezione provinciale di Caltanissetta lavoriamo per avere delle accessibilità totale in tutti gli uffici ed istituzioni delle pubbliche amministrazioni come le informazioni che riguardano delle città come Caltanissetta e Gela, ad esempio le comunicazioni del Sindaco o degli Assessori per qualche evento oppure quella di pagare delle tasse come la TARSU o ICI o altre tasse comunali ed amministrativi. Per il momento siamo preoccupati perché il Consiglio comunale gelese minaccia ogni giorno della sfiducia al sindaco Messinese il che vuol dire perdere altri diritti e servizi per la comunità sorda gelese; mentre per quelli nisseni il discorso è centrata sui “giochi” del palazzo, ovvero il tira e molla tra i partiti contro o a favore del sindaco Ruvolo o di qualche assessore; ma a noi cittadini sordi e disabili uditivi non ci interessano i giochi politici, vogliamo semplicemente il rispetto della legge come L104/1992 ed altre leggi che ci riguardano, vogliamo diritti e servizi essenziali a noi come è previsto sia nella Costituzione sia nello Statuto siciliano ed anche nello Statuto provinciale nisseno ed ovviamente negli Statuti comunali, per cui tralasciamo i tecnicismi e sui regolamenti.

Dunque, noi sordi siamo cittadini, non considerateci di serie A o di serie B, perché siamo figli, nipoti, cugini, fratelli e sorelle che siamo nati con la sordità; insomma siamo parte della nostra/vostra famiglia.

Non considerateci “malati d’orecchi”, siamo essere umani ed accettiamo la sordità, per noi è un dono del Signore. Grazie alla storia ed agli impegni di antichi padri, preti ed educatori, che nel corso dei secoli hanno studiato delle alternative come la LIS o delle protesi acustiche ed altre forme di tecnologia, come i messaggi (SMS) o delle poste elettroniche (email). Pertanto invito i signori consiglieri di taluni Comuni interessati a darci delle risposte chiare e tonde.

Infine, una breve comunicazione, siamo pure in attesa degli inviti ai Consigli comunali di Serradifalco, di Riesi e di Montedoro per chiedere e proporre delle mozioni e servizi ai cittadini disabili uditivi per avere dell’accessibilità e per abbattere il muro delle comunicazioni.

Per concludere, vorrei dire ai consiglieri comunali interessati che il vostro è molto di più di una passione, di un servizio, ma chiedo molto di più di avere un normale rapporto, come un rapporto tra elettori ed istituzione, ma soprattutto come il rapporto tra padre e figlio o madre e figlia. Anzi chiederei che ciascuno di voi, cari consiglieri, che siedono dovete discutere, parlare, o fare delle controproposte, ma dovete anche semplicemente votare o SI o NO delle proposte o di mozioni; ma fateli nelle sede e non uscite a fare mancare dei numeri legali. Cercate di onorare i vostri impegni.

Noi, come elettori disabili uditivi, in quanto siamo anch’essi cittadini e nonché rappresentanti dell’associazione più antica della comunità sorda siciliana ed italiana, chiediamo il massimo rispetto nei confronti delle persone con disabilità uditiva.

Perché viviamo tutti giorni insieme a fianco con voi, siamo molto di più di una famiglia, di semplici colleghi di lavoro nei luoghi di lavoro, negli uffici, eccetera.

Ricordiamoci che Caltanissetta ha circa 60.000 anime e per Gela circa 75.000 cittadini, il che significa lavorare per delle famiglie e aiutarli e soddisfarli nella vita quotidiana: dalle tasse sui rifiuti, all’organizzare degli eventi a quella dei lavori burocratici, eccetera. Ci fermiamo qui e non vogliamo dilungarci perché nella vita reale c’è molto di più che fare dei discorsi “inutili” che difatti ogni giorno lavoriamo, lottiamo, tuteliamo, assistiamo e tuteliamo i nostri associati sordi nisseni. Cari Consiglieri, ci raccomandiamo di migliorare i rapporti tra elettori,

cittadini, famiglie, gruppi consiliari ed istituzioni. Auguro un buon lavoro a tutti i Consiglieri comunali che ci rappresentano o meno.

Presidente provinciale – Francesco Di Maio

Vicepresidente provinciale – Dott. Antonio Amico

Consigliere provinciale – Michele Puzzo

 

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