Le mostre d’arte a Milano raccontate nella lingua dei segni

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“Le déjeuner sur l’herbe” di Edouard Manet alla Royal academy of arts di Londra (Getty Images) 3′ di lettura

Da Manet a Caravaggio, fino al 16 dicembre l’associazione Umane AlterAzioni dedicherà ai non udenti un ciclo di visite guidate da un’ora e mezza fra i capolavori in mostra nelle rassegne del 2017.

A Milano i grandi capolavori dell’arte “parlano” anche nella Lingua dei segni italiana (Lis). È quanto propone il programma di “Segni d’arte”, un ciclo di visite guidate alle principali mostre in esposizione nei musei cittadini, rivolto a un pubblico di non udenti.

Da Manet a Caravaggio

Obiettivo del progetto è quello di agevolare la fruibilità alle grandi rassegne d’arte milanesi del 2017 per le persone sorde attraverso un’esperienza che impieghi il loro linguaggio quotidiano. Si tratta di un percorso di novanta minuti fra i grandi capolavori in esposizione a Palazzo Reale, al Mudec e alle Gallerie d’Italia, durante il quale una guida specializzata racconterà, tramite la Lis, la storia dei dipinti e dei suoi autori. Il programma, partito ufficialmente il 22 aprile con la mostra “About art” di Keith Haring, proseguirà fino al prossimo 17 dicembre con altri sette appuntamenti: “Manet e la Parigi moderna” a Palazzo Reale, il 13 maggio e 10 giugno; “Kandiskij. Il cavaliere errante” al Mudec, il 1° luglio; “Da Canova a Boccioni” alle Gallerie d’Italia il 23 settembre; “Il mondo fluttuante di Toulouse-Loutrec” a Palazzo Reale il 18 novembre; e “Dentro Caravaggio”, a Palazzo Reale il 14 ottobre e il 16 dicembre. L’iniziativa, sostenuta dal Pio istituto dei sordi di Milano, è organizzata dall’associazione no profit Umane AlterAzioni, nata lo scorso febbraio dalla volontà dei tre fondatori, Roberta Pellegrino, Giuseppe Ferraro e Riccardo Losio, di favorire la valorizzazione e la diffusione di politiche di inclusione sociale attraverso la promozione di attività formative, artistiche e culturali. “In Italia la lingua dei segni non è ancora riconosciuta a livello nazionale”, ha detto Ferraro. “Ci piace pensare che questa iniziativa, oltre ad avvicinare i sordi segnanti ai capolavori dell’arte, permetta anche a tutti gli altri visitatori che assistono, anche per caso, ai nostri incontri di sviluppare curiosità verso la Lis e imparare a considerarla una lingua come tutte le altre”.

MusicaReading al buio

Un altro appuntamento pensato, questa volta, per un più ampio pubblico milanese è quello dedicato ai grandi classici della letteratura mondiale. “MusicaReading al buio” è un ciclo di letture con musica dal vivo che partirà dal prossimo 20 maggio nella sede dello spazio interattivo ChiAmaMilano. Il primo incontro è dedicato alle “Notti bianche” di Fëdor Dostoevskij recitate da Alessandra Caputo, con l’accompagnamento al pianoforte Michele Renò, jazzista non vedente autore di “Giro di fa per Sandro”, brano dedicato al grande giornalista scomparso Sandro Ciotti. L’esibizione, a ingresso gratuito, si svolgerà nel buio più totale in modo da permettere al pubblico di concentrarsi sul suono delle parole e delle note. L’intenzione è quella di creare un momento di condivisione percettiva tra chi vive la cecità come normale condizione quotidiana e chi, invece, ne prova l’esperienza solamente per qualche ora. L’evento dedicato al capolavoro dello scrittore russo sarà il primo di un programma che prevede letture tratte da “Il Bosco degli urogalli” di Mario Rigoni Stern, “Le città invisibili” di Italo Calvino e “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert L. Stevenson.

 

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