Al cinema la storia di Owen Susskind, il bambino autistico che parlava attraverso i film Disney

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Dal 2 febbraio 2017 sarà possibile vedere, anche nelle sale italiane, il film “Life Animated”, tratto dal bestseller “Life, Animated: a story of sidekicks, heroes, and autism”.

Il libro è stato scritto da Ron Susskind, che ha vinto tra l’altro il premio Pulitzer e racconta della storia di suo figlio Owen, autistico, e del suo percorso prima di ritornare a parlare.
All’età di tre anni viene diagnosticata al piccolo una forma di autismo, e per anni il bambino non parla più. “Era considerato uno scarto della società e ritenuto inguaribile – racconta il padre – mi dicevano ‘Non farti illusioni. Potrebbe non parlare mai più. Probabilmente dovrai ricoverarlo’”.
I genitori di Owen vivono con apprensione la crescita del loro figlio e cercano di farlo svagare facendogli vedere i cartoni animati Disney: passatempo, questo, comune a molti bambini.

Owen si affeziona, guarda con interesse le figure e ascolta, ascolta al punto da ricordare tutte le battute dei film, finchè un giorno Owen parla e spiega ai suoi genitori che non vuole crescere, vuole restare sempre giovane come Mowgli o Peter Pan.

Da lì i suoi genitori raccontano: “All’improvviso ci è apparso evidente che usava quei film per dare senso al mondo nel quale viveva, al nostro mondo! E a quel punto abbiamo incominciato a parlargli usando i dialoghi Disney”.
Owen aveva trovato il suo modo di comunicare e di uscire allo scoperto nella realtà di tutti i giorni, cominciando a conoscere le persone tramite i cartoni. Lui si immedesimava nei personaggi e ricollegava i fatti dei cartoni ai fatti della vita reale cercando di dare un’interpretazione a gesti e sentimenti.

Spiega infatti il regista del film, Roger Ross Williams: “Ciò che Owen ha fatto, semplicemente vivendo la sua vita immerso in miti e favole, è stato trovare un modo per dissezionare il mondo, e nel farlo è arrivato a una comprensione incredibilmente saggia della condizione umana. Quello che Owen trae da queste storie classiche è una comprensione del mondo che è profonda e completa quanto stimolante e istruttiva. È stato importante per me entrare nella testa di Owen e raccontare la sua storia dal suo stesso punto di vista. Troppo spesso il mondo guarda in cagnesco le persone che escono fuori dai confini delle convenzioni della società. Questo film parla proprio del guardare a uno di questi outsider fin nel minimo dettaglio, ma dall’interno e guardando verso fuori, al mondo”.

Owen oggi è un ragazzo più forte che pian piano sta costruendo la sua vita nella direzione dell’indipendenza e dell’autonomia.
Il film, che è un documentario alla fine, è distribuito da I Wonder Pictures, Unipol Biografilm Collection e Fil Rouge Media. È stato presentato un anno fa al Sundance Film Festival, dove ha vinto il premio alla regia per la sua categoria.

In USA, dove è già uscito, è stato un successo; ora non resta che andarlo a vedere al cinema in Italia fra due settimane!

Per info:
Il sito del film

In disabili.com:
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