Disagio psichico: Previte (Cristiani per servire), “urgente una legislazione adeguata ed efficace”

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Come ogni anno, il prossimo 20 dicembre ricorre la “Giornata dell’handicappato mentale” istituita nel 1971 dall’Onu.

“Un ambito socio-sanitario prioritario – scrive in una nota Franco Previte, presidente di “Cristiani per servire” – perché prendersi cura delle persone che soffrono un disagio psichico, è un segno civile e di rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo”. Previte denuncia “ancora una volta” le preoccupazioni delle famiglie “per la carenza di interventi legislativi e di sostenibilità finanziaria dei servizi pubblici, carenza che si è rilevata dal silenzio del Parlamento e dalla Legge di stabilità 2016, dove si è dimenticato il ‘problema’” che esiste, “da ben 38 anni “.

Per Previte si assiste invece “a tentativi di frenare la diffusione di handicap genetici” legalizzando “l’eutanasia per eliminare la ‘vita senza senso’ e l’aborto per eliminare ‘figli imperfetti’”. Di fronte alla “indifferenza” delle istituzioni, prosegue la nota, “ogni tanto i mass media riportano inchieste, interviste, denunce, ma tutto finisce col calar della notte e le ‘riforme’ restano sulla carta, come le leggi 180 e 833 che hanno chiuso i manicomi, vengono disattese”.

“Si perde tempo – insiste Previte – e non ci si accorge che questa malattia continua a mietere le sue vittime, a volte innocenti, soprattutto fra i giovani!”. Di qui l’urgenza di “una legislazione adeguata ed efficace, attesa da ben 38 anni, perché il rispetto della dignità del malato è essenziale in una società che vuol essere civile”.

da SIR, Agenzia di stampa della CEI ( Conferenza Episcopale Italiana )

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