La disabilità è senza alcun diritto?

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Racconta la storia antica che Marco Porcio Catone, Censore romano, vista la floridezza riacquistata dai Cartaginesi dopo la seconda guerra Punica, concludeva tutti i suoi discorsi in Senato ripetendo la frase :” Carthago delenda est” ( “ Cartagine deve essere distrutta “ ).

1602502_635690778064292239_disabile_barriera_768x410Questo aneddoto di carattere ancora storico, non è augurabile essere esso “feroce” verso quanti sono disabili come solito fare le Istituzioni e quella diceria innanzi citata non sia occasione per “distruggere col silenzio “ la disabilità, sia essa fisica che mentale .

 

Non posso nascondere l’amarezza per l’inefficacia dei tentativi fin qui perseguiti per attirare l’attenzione di quanti non conoscono questa amara situazione all’insegna del rispetto, della tutela del creato e dell’abbattimento di ogni barriera architettonica e culturale

Aggiungo che non è da meno l’indignazione della pubblica opinione per la mancata risoluzione del “problema malati psichici” che dura da ben 38 anni, dei disabili fisici quasi ignorati, entrambi “dimenticati” da sempre, non considerando, anche, come “vivono” i familiari di questi “desaparecido della nostra civiltà”.

E’ uno schiaffo al bene comune ? e tutto ormai è possibile in questa società !

Fuori di dubbio la dimensione del disagio sociale, non ritenuta così urgente dalle Istituzioni come in effetti resta, anche perché un’azione di interventi solidaristici e legislativi, non hanno evidenziato quelle necessità delle famiglie coinvolte in questi gravi ed urgenti problemi sociali, costrette a far fronte a situazioni quotidiane che impegnano forze fisiche e psichiche e che logorano le resistenze anche dei più motivati.

Taluni Provvedimenti anche se hanno portato discriminazione nei confronti di “altri”, non considerano che insistono nella società circa 10 milioni di malati mentali ( dalla depressione alla schizofrenia grave), circa 3 milioni di disabili fisici, senza dimenticare le 2000/3000 famiglie che si tengono in casa parenti in stato vegetativo !

L’aspetto più inquietante, inoltre, in tema di diritti è nel non aver valutato quanto riguarda il “progetto di vita” che metodologie sulla salute riproduttiva (di cui agli artt. 23 e 25 della “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità” dell’ONU) possono dare adito alla applicazione dell’aborto, sterilizzazioni e mascherate forme di eutanasia, per non dire eliminazione di anziani, persone non autosufficienti, malati terminali : speciale dossier .

Ora si va insinuando, in Italia, quel budget del ricoverato ( frase da me inventata ma che resta una verità di chiarificazione da parte del Parlamento che ancora oggi agosto 2016 non risponde e che abbiamo inoltrato Petizione il 18 marzo 2013 ) che, pare, assilli i sistemi economici-finanziari degli ospedali, come evidenziato nella n/s Petizione alle Assemblee Legislative : budget del ricoverato .

Giungere alla effettiva entrata in vigore di Provvedimenti Legislativi inerenti il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore che definiscono traguardi e politiche indispensabili, per regole chiare sulla non discriminazione e la promozione delle pari opportunità : sono elementi necessari per adottare dei veri e propri doveri .

Vorrei citare, in maniera impropria ma di pressante attualità, una frase della Beata Eugenia Ravasco, “La vita è come un viaggio in compagnia di altri, verso la stessa meta”, meta, che in queste “vicende” , la solidarietà umana non ha previsto né raggiunto quel bene comune tanto necessario .

E con le parole sagge del Santo Giovanni Paolo II° : ” Andiamo avanti con speranza ! ”

Previte

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