Obiettivo accessibilità: così la città diventa facile

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Via alla mappatura di alberghi e ristoranti, guide dedicate negli infopoint. Tavolo per sette associazioni: la regia è dell’assessorato al welfare
di Igor Cipollina

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Piazza Mantegna

Mantova accessibile: un desiderio che si fa obiettivo. Nella consapevolezza che abbattere le barriere architettoniche è sì un dovere, disatteso da trent’anni (la legge è del 1986), ma una città a misura di tutti, in ogni suo angolo e palazzo, è quasi una chimera. «È molto, molto complicato» scuote la testa l’assessore al welfare Andrea Caprini, che pure ha avviato un confronto largo con le associazioni che si occupano di disabilità e sta mappando gli esercizi ricettivi, per testarne il grado di fruibilità. Bar, ristoranti, alberghi e negozi.

Se l’elaborazione del Peba – l’acronimo sta per piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche – spetta al suo collega ai lavori pubblici, Nicola Martinelli, Caprini ha pensato di tradurre il titolo di capitale italiana della cultura in un’opportunità a futura memoria. “Mantova accessibile” è il nome dato al tavolo di confronto e lavoro, con la regia dell’assessorato al welfare e la complicità del Centro servizi volontariato mantovano (Csvm). Sullo sfondo c’è la polemica con il Movimento disabili rinnovamento democratico, in contrasto aspro con il metodo e le soluzioni immaginate, in primo piano Caprini vuole mettere l’impegno e le idee messe in campo, «cose piccole ma concrete». «Mi spiace che i rappresentanti del Movimento rinnovamento democratico abbiano deciso di abbandonare il tavolo, non riconoscendosi più nella discussione in atto o, forse, fraintendendo gli obiettivi del percorso che ci si era dati» il commento asciutto dell’assessore.

Attorno al tavolo, che Caprini definisce «un acceleratore di idee», restano seduti l’Unione Ciechi, l’Anffas, la Casa del Sole, l’Ente nazionale sordi, la Cooperativa Via Vai, l’Associazione italiana persone Down e l’Associazione X-Fragile. Ma il confronto è aperto al contributo di tutti e per partecipare non è necessario alcun invito: il prossimo appuntamento è in agenda per il 30 agosto alle 18 nella sede del Csvm, a Cittadella in strada Montata 2 A (dietro Porta Giulia). Partiti a gennaio, quando Martinelli e Caprini hanno deciso d’imboccare percorsi diversi, gli incontri hanno cadenza mensile.

Di «piccole cose concrete» l’assessore al welfare ne mette in fila quattro. «Abbiamo deciso tutti insieme di rieditare la guida di Mantova in linguaggio facilitato, realizzata dalle associazioni persone Down e sindrome X-Fragile nel 2015, distribuendola negli infopoint della città e caricandola sugli strumenti di comunicazione online, ovvero l’app e il sito di Mantova capitale italiana della cultura 2016». Linguaggio facilitato e caratteri grandi: 103 pagine di percorsi, cenni storici e ricette tipiche, pensate (anche) per chi ha difficoltà intellettive.

Il Comune ne sta ristampando 500 copie, che saranno distribuite in consultazione. Intanto – seconda cosa – sta proseguendo la mappatura degli esercizi ricettivi e si sono irrobustiti i rapporti con gli operatori, il tutto in collaborazione la Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), che a Milano durante l’ubriacatura dell’Expo ha elaborato una guida facile «per i turisti con disabilità ed esigenze specifiche». Sempre in tema, a settembre è previsto un percorso formativo con le guide turistiche. E sono tre.

L’ultimo progetto è in cantiere per dicembre, quando alla Mantova accessibile sarà dedicato un programma di seminari ed eventi. «Stiamo provando a disegnare un pezzettino di futuro, il prima possibile» si congeda l’assessore

http://gazzettadimantova.gelocal.it/

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