Non è facile “parlare” della malattia mentale, mentre è notevole il disinteresse delle Istituzioni!

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Si, non è facile “parlare” della malattia mentale argomento inviso, dimenticato,ignorato dalle Istituzioni, ma è e resta una situazione grave e difficile per il tempo e la vastità di questo comparto sanitario, soprattutto perché incompreso.

Infatti non passa giorno che “fatti” od “episodi” riconducibili al disagio mentale assai diffuso, lasciano attonita e smarrita l’opinione pubblica.

salutementaleConstatiamo con sgomento che, come in un campo di battaglia, “cadono” continuamente famiglie intere o singoli sotto i colpi mortali di menti malate o sconvolte alle quali le Istituzioni ancora oggi, dopo ben 38 anni dall’emanazione delle leggi che ne hanno quasi distrutto il “sistema”, non hanno apportato o dato un asilo sicuro agli “ammalati” .

Sono grosse le tragedie che colpiscono le famiglie quasi quotidianee, le cui dinamiche scaturiscono quasi sempre da menti psichicamente instabili e stanno a dimostrare e testimoniare l’urgenza di un “problema” di vaste proporzioni che non deve sfuggire alle regole della ragione e garantire la sicurezza a tutti i cittadini.

Da consultazioni statistiche sono circa 10 milioni le persone colpite da questa grave e distruttiva patologia, che parte dalla depressione, primo disordine funzionale della persona, alla schizofrenia grave, uniti a disturbi psichici di varia natura ed intensità diverse. Non è forse vero ?

Costoro, nella maggior parte, sono affidati alle cure delle rispettive famiglie, mentre le Istituzioni, TUTTE e nessuna esclusa,  stanno alla finestra a “guardare” il panorama della sofferenza, privilegiando gli animali domestici a danno del genere umano . Non è forse vero ?

“ La pietà non va confusa neppure con la compassione che proviamo per gli animali”, mentre “ vediamo tanta gente attaccata ai gatti, ai cani, poi lasciano senza aiutare la fame del vicino”-( Papa Francesco 14 maggio 2016 Piazza San Pietro ). Non è forse vero ?

L’uomo fisicamente disabile, come quello anche psichico, è un essere umano da assistere, un essere umano che ha una propria potenzialità, una propria capacità ed una dignità uguale a quella di tutti i cittadini, la cui intrinseca aspirazione ( ce lo auguriamo che ritorni) alla piena libertà ed indipendenza.

La dimensione del “fenomeno” dello sviluppo del disagio psichico è molto significativo e pare allargarsi in maniera tale che necessita di consistenti interventi socio-legislativi per dare risposte a quelle necessità dei familiari che sono costretti a far fronte quotidianamente a “fatti” che logorano le loro resistenze psico-fisiche in una silenziosa sofferenza.

La rievocazione di “episodi” o “personaggi”, anche in questi giorni diffusi ampiamente dai mass media per le storture giuridiche che fanno dell’incapacità di intendere e volere un termine si sottrazione al fattaccio, la quale resta eticamente una considerazione “tecnica giuridica” sulla quale dovrebbe calare il sipario del silenzio, ma alla luce dei “fatti” ricorrenti questi lasciano nell’intimo dell’opinione pubblica molte perplessità, dubbi, sconcerto perché “l’incapacità di intendere o volere” non dirime l’aggravamento per il fattaccio avvenuto.

Le norme che regolano quelle “leggi” di riordino dell’assistenza psichiatrica vanno rivedute in una proposizione che renda ragione e giustizia perché fin’oggi questa “problematica” ha compiuto un cammino tra demagogia e conflittualità, quindi “oggetto” di revisione, che hanno stimolato politici, operatori del settore, organizzazioni private del non-profit, soluzioni verso l’interesse di un “business” del malato di mente, per l’allargamento alla consuetudine di affidare i “malati” a strutture cooperativistiche o private.

Prima di concludere vorrei ricordare che tre Pontefici diversi, uno polacco, Papa Santo Woityla, fedele al Suo spirito battagliero ed alla Sua capacità di relazione con i Governi e la parte laica ; l’altro tedesco, Papa Ratzinger Emerito flemmatico cattedratico ; l’altro ancora argentino, Papa Francesco con il tono “bonaccione” ma coraggioso, sono stati di pungolo nel quadro politico sociale per quanto concerne la problematica della sofferenza psichica.

Di fronte ai richiami del Magistero della Chiesa, innanzi a considerazioni sopra accennate, urge rimuovere e risolvere i problemi di carattere sociale in cui vivono tante famiglie per cause diverse, perché la famiglia è e deve restare il motore universale della società civile ..

 

Italia cattolica : svegliati ! svegliati !, svegliati !

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza “!

Previte

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