Gli Ospedali Italiani sono in grado di porre assistenza medico/sociale per accogliere i disabili psico-fisici?

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Molteplici e diffuse sono le condizioni dei disabili psico-fisici negli Ospedali Civili Italiani, dove solo il 36% prevede un trattamento speciale, indice statistico emerso da “ Indagine Nazionale sui Percorsi Ospedalieri per le persone con disabilità psico/fisica ( da Cooperativa “Spes contra spem” Osservatorio Nazionale sulla Salute Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ) .

la-salute-mentale-e-il-dominio-della-psicofarmacologia-seconda-parte_757Vi è, ancora per il disabile psico/fisico, un certo deprecabile ed incomprensibile divario di trattamento fra Nord e Sud del n/s Paese sia per una visita sanitaria che un ricovero ospedaliero quando queste necessità sono a causa di una patologia diversa dalla sua “condizione” .

E’ una domanda che spesso si chiede la persona in quelle “condizioni”, emersa nel Convegno nell’Istituto Superiore della Sanità, dove sono previsti percorsi sanitari valutati al 29% negli Ambulatori del Nord, contro il 6,5% del Sud d’Italia e solo il 16,8% delle strutture, inoltre, ha un punto unico di accoglienza per persone con disabilità .

Ma si deve constatare, purtroppo, che sono carenti le strutture per persone non vedenti e solo il 10,6 per cento è dotato di percorsi tattili, assenti invece negli Ospedali monitorati nelle Regioni Meridionali e display luminosi sono presenti nel 57,8 per cento dei nosocomi, mentre la percentuale scende del 40% in quelli del Mezzogiorno.

 

Solo il 12,4 per cento delle strutture di Pronto Soccorso e nessuno nell’Italia Meridionale, ha locali o percorsi adatti per fornire servizi o prestare assistenza o visitare pazienti con disabilità intellettiva, mentre Ambulatori e Reparti attrezzati, da questo punto di vista, sono invece oltre il 20 per cento.

Alle barriere materiali si aggiungono quelle organizzative e culturali, dove mancano, spesso, anche figure professionali specializzate .

Quali le priorità per ridurre le barriere sanitarie e anche il divario tra Nord e Sud ?

Credo che basterebbe far prendere coscienza a chi dirige queste strutture che esiste il problema, facendo conoscere loro la “Carta dei diritti delle persone con disabilità” negli Ospedali in maniera tale che si conoscano in modo migliore le necessità di queste persone e si possa organizzare il lavoro nelle strutture che dirigono in maniera più adeguata.

Cosa dispone questa Carta ? Questa Carta individua tutti i bisogni, le necessità, le priorità di queste persone, necessità legati sia alla mobilità sia alle relazioni.

Molte disabilità, per esempio, sono quelle di tipo intellettivo che hanno bisogno di un approccio con questo tipo di pazienti un po’ diverso da quello utilizzato per pazienti senza disabilità e questo è argomento più e più sollevato dalle n/s Petizioni . Petizione 2013  budget del ricoverato

 

Ciò detto ci pone nella condizione di esprimere tutto il n/s dissenso, il rammarico e la protesta alta, chiara, forte per il disinteresse ed il silenzio delle Istituzioni su questa problematica per la carenza di provvedimenti legislativi atti ad adeguare strutture volte alla cura di questo mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza .

Chi ci risponde ?

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

Previte

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

 

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